Coronavirus, varato il decreto “cura-Italia”: già polemica per la Lega

Dopo il rinvio alle ore 10:00 dell’ultima riunione prima dell’ufficialità, è stato infine varato questa mattina il decreto “cura-Italia” – analizzato già nella giornata di ieri con la bozza soprannominata “anti-Coronavirus”. In arrivo, dunque, aiuti indirizzati al settore sanitario, alle famiglie, alle imprese e ai lavoratori.

conte - varo decreto cura-Italia

Il premier Giuseppe Conte ha annunciato poco fa, in una conferenza stampa trasmessa in diretta sui canali ufficiali, che il tanto atteso decreto anti-Coronarivus, ribattezzato con il nome di “cura-Italia“, è stato finalmente varato. “Orgogliosi di essere italiani. Questa manovra non basterà, dovremo poi pensare alla ricostruzione con investimenti”, ha fatto sapere il presidente del Consiglio. Lo stesso che ha sottolineato come “l’Italia è in prima fila“, e come l’Europa debba guardare al nostro Paese come un esempio da seguire.

Pareri contrastanti e polemiche, però, non sono tardati ad arrivare da parte dell’opposizione leghista.

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Decreto cura-Italia: stanziati miliardi per rilanciare l’economia

“Il governo è vicino alle imprese, ai commercianti, ai liberi professionisti, alle famiglie, ai nonni, alle mamme e ai papà che stanno facendo un sacrificio per la salute di tutti“. Queste le parole pronunciate dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa tenutasi insieme al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e alla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo.

Conte ha quindi ufficializzato il varo del decreto cura-Italia, contenente tutte le misure economiche necessarie per fronteggiare la drammatica emergenza coronavirus. “Possiamo parlare di modello italiano non solo per il contenimento del contagio sul piano sanitario, ma anche per quanto riguarda la politica economica per far fonte a questa grande emergenza”, ha infatti spiegato Conte.

Che ha poi proseguito: “Questa è una manovra economica poderosa, non possiamo combattere un’alluvione con gli stracci e i secchi. Ma abbiamo costruito una vera e propria diga di contenimento e vogliamo che l’Europa ci segua. Siamo consapevoli che questo decreto non basterà. Ma il governo oggi risponde ‘presente’ e lo farà anche domani. Dovremo poi ricostruire il tessuto economico e sociale che uscirà fortemente intaccato da questa emergenza e lo faremo con un piano di ingenti e rapidi investimenti. Possiamo essere orgogliosi di essere italiani, insieme ce la faremo”.

Questo, tuttavia, è soltanto un primo, importante passo per rilanciare l’Italia. Si tratta, infatti, del primo decreto, quello di marzo, a cui seguirà – come spiegato dal viceministro dell’Economia Antonio Misiani (Pd) su Radio Capital – quello di aprile. L’intenzione del governo, infatti, è quella di mettere in piedi “una manovra con un impatto doppio rispetto all’ultima legge di bilancio”.

Polemiche contro il decreto cura-Itali: Lega contro il Pd

Immancabili, anche questa volta, le polemiche da parte dell’opposizione. La Lega, infatti, ha criticato quanto espresso dal premier Conte in conferenza attraverso una nota ufficiale. “Il governo ha scelto la strada del solito provvedimento omnibus, di una manovra vecchia maniera”, spiega il Carroccio. Che ha poi sottolineato: “Un decreto confuso, forse per accontentare le molte anime della maggioranza. Riconosciamo all’esecutivo di aver ascoltato le nostre proposte, ma è poi mancata vera condivisione”.

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Non è tardata ad arrivare, però, la risposta del vicesegretario del Pd Andrea Orlando. Intervistato su Radio24, infatti, Orlando ha ben specificato come “le polemiche, in questo momento, servono a poco e fanno perdere del tempo“. Secondo il vicesegretario, dunque, “dobbiamo essere concentrati a risolvere i problemi, non a descriverli o a dare la colpa agli altri”.

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