Emergenza coronavirus in Piemonte. Il governatore Cirio conferma: “Apriremo l’ospedale di Verduno entro una settimana. Sarà riferimento regionale per terapia intensiva”. Giovanni Monchiero sarà commissario
Il Piemonte sarà reattivo per fronteggiare l’emergenza coronavirus. La conferma è arrivata direttamente dal governatore Cirio, che ha annunciato l’apertura dell’ospedale di Verduno come punto di riferimento per la terapia intensiva. “Apriamo l’ospedale di Verduno entro una settimana – ha spiegato – lo facciamo diventare la struttura di riferimento per l’intera regione per la terapia intensiva e subintensiva, con almeno un centinaio di posti letto”. Il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, ha altresì spiegato le funzionalità del progetto.
“Dobbiamo attrezzarci il più in fretta possibile per fronteggiare il picco dei malati: per questo abbiamo puntato sul nuovo ospedale di Verduno, che è ormai pronto. Stiamo per nominare un commissario ad acta a questo scopo: sarà Giovanni Monchiero, già direttore generale dell’Asl Cn2 e delle Molinette. Coordinerà una unità straordinaria dedicata alla terapia intensiva. Stiamo già provvedendo alle assunzioni e a portare avanti tutti gli atti formali». Paolo Tofanini lo affiancherà per la parte sanitaria.
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Dunque, come la Lombardia punta a realizzare un ospedale nella Fiera di Milano, il Piemonte mira a rendere attivo il nosocomio di Verduno. Avrebbe dovuto essere operativo da giugno in sostituzione dei due ospedali di Alba e Bra. “Ci stiamo lavorando da tre settimane – dice ancora Cirio – ora è arrivato il momento di accelerare e passare ai fatti, prima che sia troppo tardi. Nel frattempo, potremo valutare l’andamento dei contagi, con la speranza che arrivi la tanto attesa flessione“. Pur tra qualche difficoltà dovuta al fatto che si tratta ancora di un cantiere, la nuova struttura sarebbe in grado di accogliere centinaia di malati. Una mossa che consentirà alla rete ospedaliera piemontese di alleggerire lo stato di stress che sta vivendo in questi giorni. “Attualmente abbiamo 480 posti di terapia intensiva in tutto il Piemonte, occupati non solo dai malati di Covid 19. Ogni giorno lavoriamo per ottenere più posti, dedicando interi reparti e riadattando sale operatorie, ma Verduno potrà essere la svolta”.
Il progetto sta raccogliendo un sostegno unanime. Dalla maggioranza all’opposizione, tutti concordi nel riconoscere la validità dell’alleggerimento. Il consigliere regionale ed ex sindaco di Alba, Maurizio Marello, commenta con soddisfazione. “Se tale mossa sarà confermata dai fatti e soprattutto se sarà effettuata in tempi brevi, sarà fondamentale per salvare tante vite umane. Dedicare qualche padiglione di una struttura molto grande come quella di Verduno equivarrebbe grossomodo a costruire un nuovo ospedale per il coronavirus, come è stato fatto in Cina. Può essere il vero punto di svolta nella gestione di questa epidemia. E forse l’apertura in questo momento rappresenterà anche il modo per “riconciliare” noi, cittadini del territorio di Alba-Bra-Langhe e Roero, con una struttura che, considerati le peripezie e i ritardi nella costruzione, non abbiamo mai sentito nostra fino in fondo”.
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