Coronavirus, nel mondo 3 decessi su 10 avvengono in Italia

L’Italia è seconda solo alla Cina per numero di vittime: nel mondo 3 decessi su 10 a causa del Coronavirus avvengono nel nostro Paese. Inquietanti i dati diffusi dall’Istituto Spallanzani.

Sono sempre più allarmanti i dati che riguardano l’epidemia di Coronavirus in Italia. Dai dati diffusi nell’aggiornamento “Coronavirus: quello che c’è da sapere” dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani, l’Italia sarebbe seconda solo alla Cina per numero di vittime dell’epidemia Covid-19.

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Circa 3 decessi su 10, infatti, avvengono in Italia e il numero delle vittime ha raggiunto la cifra di 1809 casi, che rispetto ai 6100 decessi segnalati a livello mondiale corrispondono al 29,5%.

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L’aggiornamento è stato pubblicato il 15 marzo e si basa sui dati forniti dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie e dalla Protezione Civile.

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L’Italia è seconda, quindi, solo alla Cina, che ha raggiunto il 52,3% dei decessi, con una percentuale in costante diminuzione e un numero di vittime che si attestano a 3.203 casi. Dopo l’Italia c’è l’Iran, con il 10% di decessi, e la Spagna con il 2,2%.

Il numero delle vittime di Coronavirus nel mondo

La Johns Hopkins University ha diffuso oggi una nota secondo la quale il numero dei decessi per Coronavirus nel mondo ha superato per la prima volta il numero delle vittime in Cina. Pechino ha dichiarato che al momento il numero delle vittime è arrivato a quota 3241, delle quali 14 solo nella giornata di oggi. Registrati in Cina 16 nuovi casi, che portano i contagi a quota 80860.

Nel mondo, intanto, i contagi hanno superato quota 86mila, al netto dei dati diffusi dalla Cina. L’epidemia, quindi, continua inesorabilmente a diffondersi ovunque. In Africa si è registrata un’impennata di contagi: sono stati riscontrati casi in 27 Paesi e il numero dei positivi ha raggiunto quota 327, di cui 110 solo in Egitto.

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Anche negli Stati Uniti la situazione è allarmante. I contagi hanno superato i 3400 casi e le vittime sono salite a 65. Dal 17 marzo e per almeno due settimane a Las Vegas si fermeranno tutti i casinò e tutti gli hotel, ma le restrizioni saranno estese a tutto il Paese. Da domani a New York e a Los Angeles saranno chiusi ristoranti, bar, cinema e teatri.