In base ai nuovi sondaggi Ipsos il gradimento per il premier Conte e per il Governo durante l’epidemia di Coronavirus aumenta di giorno in giorno, crescendo dal 48% al 52%.
In costante crescita l’apprezzamento degli italiani per il premier Conte e per l’attuale Governo, che si sta trovando a fronteggiare una situazione difficile, senza precedenti nella nostra recente storia. L’indice di gradimento sale dal 48% al 52%, secondo i nuovi sondaggi effettuati dall’Ipsos, la società leader nel mondo per l’analisi e le ricerche di mercato.
LEGGI LE ALTRE NOTIZIE DI CRONACA > CLICCA QUI
Inoltre più della metà degli italiani, il 62% circa, apprezza l’operato del governo nel fronteggiare l’emergenza e si dice soddisfatta per la qualità dei servizi e per la gestione delle relazioni internazionali.
LEGGI ANCHE > Coronavirus: autonomi e liberi professionisti, novità nel decreto
Già la scorsa settimana avevamo assistito a un aumento esponenziale delle fan del Presidente Conte, che dopo aver decretato la quarantena obbligatoria per tutti i cittadini italiani e aver emanato il dpcm divulgato col nome “io resto a casa”, era stato definito il premier più sexy d’Europa.
La politica a servizio del popolo
Ciò che emerge con chiarezza è che l’emergenza Coronavirus sta modificando la percezione e l’idea che la politica deve dare di sè. Prende, infatti, sempre più piede una visione della politica come servizio ai cittadini, guida perentoria nei momenti di grave crisi e elemento aggregante che permette di esaltare il senso d’unità di un popolo.
In un momento difficile come quello che stiamo vivendo, non c’è più spazio per una politica che pensa solo a una guerra di posizione e che utilizza strategie e argomenti sensibili per accaparrarsi voti e consensi. I cittadini elettori italiani sembrano stufi delle lotte partitiche su immigrazione, reddito di cittadinanza, sicurezza ed economia.
LEGGI ANCHE > Il premier Conte: “Manovra poderosa, nessuno deve sentirsi abbandonato”
Eppure siamo tutti consapevoli che basta un piccolo passo falso, una decisione poco opportuna piuttosto che una conferenza stampa inefficace per far cambiare con rapidità i giudizi e gli orientamenti politici degli italiani e ribaltare completamente gli indici di gradimento verso un politico o un Governo.
Cosa ci aspettiamo dopo la crisi
Si dice che le crisi siano al tempo stesso momenti di grandi opportunità e di cambiamenti epocali. Il Coronavirus sta, in effetti, dimostrando che la politica si è assunta la responsabilità di guidare i cittadini e di aver fatto un salto di qualità verso la concretezza, lasciando indietro tutti coloro che spendono la propria parola e le proprie opinioni politiche solo per accaparrarsi consensi e voti.
Una volta usciti da questa tremenda emergenza, gli elettori pretenderanno dai partiti e dai loro rappresentanti una visione politica più chiara e concreta sui progetti futuri e sui reali problemi del Paese e una maggior aderenza alle promesse che saranno effettuate.
LEGGI ANCHE > Coronavirus, oltre 1500 casi in Gran Bretagna: la paura sale
Tutti i politici saranno, infatti, ritenuti direttamente responsabili delle indicazioni date e saranno di certo giudicati dalla loro capacità di intercettare bisogni e soluzioni concrete ai problemi della società futura e alle fragilità e complessità del vivere contemporaneo.