Strappo decisivo nella casa reale spagnola: gli affari oscuri del re emerito non piacciono a Felipe che decide di chiamarsi fuori da qualsiasi beneficio economico sull’asse ereditario.
Lo strappo dei Borbone
Non ci sono solo gli Windsor a recriminare sui mille problemi legati a incomprensioni, fughe dagli obblighi della corona, divorzi. Anche i Borbone non stanno meglio. L’ultimo strappo è quello decisivo: re Felipe VI ha deciso di rinunciare all’eredità del padre, Juan Carlos di Borbone, dopo le voci che riguardano alcuni investimenti piuttosto “disinvolti” da parte dell’ex monarca e oggi re emerito.
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Juan Carlos
Non è un mistero che il re che prese il governo del paese dopo la dittatura di Franco abbia governato il paese senza rinunciare a qualche privilegio. Si parò di fondi nascosti, di regalie provenienti da governi stranieri – in particolare dagli emirati – per favorire business industriali, finanziari e investimenti di amici potenti. Si parlò di un tesoro di oltre 100 milioni di dollari sepolto in alcuni conti svizzeri e diviso tra società di comodo e finanziarie off shore con attività intestate ad amici e amanti. Attività che porterebbero tutte a Juan Carlos. Alcuni giornali indagarono: ma solo fino a un certo punto perché in Spagna indagare sugli affari della corona significa finire sotto processo. Su Juan Carlos tra il 2000 e il 2010 vennero fuori parecchie storie non belle: amanti che portavano in giro i suoi soldi e si intestavano i suoi beni mobili e immobili, società e belle feste. Tanti regali.
L’abdicazione
Tempestato da voci sempre più pressanti e da un certo malumore da parte del popolo, Juan Carlos decise di abdicare nel 2014 a favore del primogenito Felipe che per prima cosa tiene un discorso contro la corruzione. Felipe è tutto il contrario del padre: compare poco, il minimo indispensabile, sa di non essere molto amato fuori da Madrid e nelle province più indipendentiste ma a poco a poco si guadagna la fiducia delle persone. L’ultimo sondaggio lo definisce “un re giusto democratico”. Sua figlia Leonor, nata nel 2005, è amatissima. Molti sostengono che la regina sarà lei, quanto prima possibile. A Filippo l’idea di regnare non piace.
L’eredità rifiutata
Ma soprattutto non piace l’idea di dipendere ancora dall’idea di regno che aveva il padre: di qui lo strappo finale e definitivo che si è consumato ieri. La rinuncia all’eredità di suo padre e a qualsiasi beneficio che possa arrivare da Juan Carlos.
Felipe “rinuncia a qualsiasi attività, investimento o struttura finanziaria la cui origine, caratteristiche o finalità potrebbe non essere conforme alla legalità o ai criteri di rettitudine e integrità che regolano la sua attività istituzionale e privata”. Non solo: Felipe toglie anche la paghetta al papà, 200mila euro all’anno provenienti dalla cassa reale.
Il comunicato della Zarzuela
Si tratta di una rottura clamorosa perché Felipe indirettamente conferma di avere la certezza che qualcosa non va nei soldi che un domani potrebbero far parte della sua eredità e che non vuole averci niente a che fare. La notizia arriva per la verità annunciata da segni evidenti di tensione tra padre e figlio ma in un momento drammatico per tutto il paese, assediato dal coronavirus. Un gesto che il popolo ha molto apprezzato e che ha fatto alzare notevolmente il gradimento di Felipe e persino della casa reale dei Borbone.
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Tutto per Leonor
La grande preoccupazione di Felipe sarebbe proprio la figlia Leonor, principessa delle Asturie. Che, in quanto diretta erede al trono dopo di lui, poteva iniziare la sua carriera reale con un peso gigantesco da sopportare. Perché se il primo beneficiario della fondazione off shore di Juan Carlos in eredità è Felipe, la seconda sarebbe proprio la giovane e bellissima Leonor. Una giovanissima e dolce principessa che ora ora è libera dalla pesante ombra di un nonno molto venale ed estremamente chiacchierato.