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Cronaca

Milano sfida il Coronavirus: nuovo reparto Rianimazione in due settimane

Gli ospedali San Paolo e Carlo hanno completato i lavori in 14 giorni. La Regione ha stanziato un milione e 700mila euro. Prosegue il progetto di un ospedale di emergenza in Fiera a Milano.

In Lombardia, la situazione del sistema sanitario continua a essere particolarmente critica. Lo ha reso noto nelle ultime ore anche l’assessore alla Protezione Civile, Pietro Foroni. Ma nel frattempo a Milano e nelle altre province della regione si stanno dando da fare per reagire all’emergenza. E la conferma arriva proprio dal capoluogo lombardo, dove due ospedali si sono messi in moto per ampliare il numero dei posti letto. Così, gli ospedali San Paolo e Carlo hanno costruito in appena due settimane una nuova sala di rianimazione.

Il sostegno è arrivato in particolare dalla regione, che ha donato ai due ospedali di Milano ben un milione e 700mila euro. Così è stato possibile realizzare i reparti e acquistare le attrezzature necessarie. Il direttore tecnico Alice Pizzoccheri, intervistata da Fanpage, ha parlato degli sforzi fatti per mettere in piedi questo piccolo capolavoro. “Stiamo lavorando senza sosta per creare nuovi posti letto di terapia intensiva per i malati coronavirus, predisponendo tutte le accortezza strutturali e tecniche per evitare che il contagio si possa diffondere. Per questo abbiamo lanciato anche una donazione sul nostro sito per chi volesse aiutarci“.

Giulio Gallera esulta per il grande lavoro dei lombardi – meteoweek.com

La notizia dell’apertura del nuovo reparto di Rianimazione a Milano è stata accolta da cori di giubilo. In primis da parte dell’assessore del Welfare Giulio Gallera, uno dei portavoce a livello nazionale di tutta la regione. Gallera ha fatto capire che si è trattato di un lavoro importante, oltre che ben fatto, per la salute dei lombardi e non solo. “Abbiamo 1.067 posti in terapia intensiva: in un giorno siamo riusciti ad aprirne 127. È un lavoro incredibile. Nei prossimi giorni – ha aggiunto – ne allestiremo altri 16 al San Carlo di Milano e 20 al Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Dobbiamo ridurre il numero dei pazienti ricoverati negli ospedali ‘di frontiera’ perché oggi non hanno quasi più capacità“.

Gallera ha anche sottolineato che stanno arrivando nuove risorse. E nel frattempo anche le case di riposo e gli ospedali privati stanno dando una grande mano in ottica regionale. “Gli operatori sanitari privati accreditati stanno garantendo un supporto importante e concreto al sistema regionale. Nessuno di sta sottraendo alla battaglia contro il coronavirus“, ha dichiarato Gallera. E intanto prosegue un altro grande progetto a Milano: la costruzione di un ospedale di emergenza in zona Fiera.

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