Coronavirus, Merkel va incontro a Conte: norme meno rigide sugli aiuti

Coronavirus, Merkel offre una mano Conte con norme meno severe sugli aiuti di Stato. Rinviata anche la riforma del Fondo Salva Stati. 

Coronavirus, Merkel va incontro a Conte: norme meno rigide sugli aiuti
Coronavirus, Merkel va incontro a Conte: norme meno rigide sugli aiuti (GettyImages)

Il Coronavirus sta portando scompiglio anche nei palazzi dell’Unione Europea. Gli effetti di questa emergenza potrebbero vedersi già da lunedì 16 marzo, nell’incontro con i ministri finanziari dell’Eurogruppo. L’analisi toccherà proposte come quella di mettere da parte il Patto di stabilità e ammorbidire le norme sugli aiuti di Stato. Inoltre, il rinvio della riforma salva Stati.

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Coronavirus, Conte e von der Leyen studiano misure di aiuto per l’Italia

Berlino ha annunciato un piano economico anti-Covid19 da 550 miliardi di garanzie pubbliche. Questa manovra sta a significare che le cose all’interno dell’Ue stanno cambiando. E stanno mutando da quando il virus ha oltrepassato i confini italiani e ha cominciato a espandersi anche nel resto d’Europa. La Germania avrebbe deciso di darci una mano e la telefonata di giovedì scorso tra Merkel e Conte, ne sarebbe la prova. Dopo le scioccanti dichiarazione del presidente della Bce Christine Lagarde che chiudevano le porte a un supporto economico per l’Italia, facendo sprofondare la nostra Borsa e i titoli di Stato, la presidente della Commissione Ursula Von der Leyen ha messo riparo alla gaffe offrendo invece supporto al BelPaese.

Merkel e Conte
Merkel e Conte (GettyImages)

Attualmente Conte è al lavoro proprio con la Von der Leyen per definire le misure di aiuto in favore dell’Italia, nonostante si sappia che il destino dell’Ue è ormai nelle mani dell’Eurogruppo. Nel quadro dell’intercessione per l’Italia dopo il discorso della Lagarde, fondamentale è stato l’apporto dell’economista di Francoforte Philip Lane (nonché del capo di Bankitalia Ignazio Visco e del rappresentante italiano Bce Fabio Panetto), che ha sostenuto tutto il contrario di quanto affermato dalla Lagarde.  Nel frattempo, Paolo Gentiloni e il ministro dell’economia Gualtieri stanno mettendo a punto il piano.

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