Il ministro per le migrazioni Broekers-Knol svela la posizione del Paese. “L’Olanda aiuterà la Grecia con uomini e mezzi, ma non accoglierà i bambini migranti”, ha dichiarato.
Non c’è solo il contagio sempre più esteso del Coronavirus a far parlare e tremare tutta l’Europa. Continua a tenere banco, infatti, la situazione relativa ai migranti (di ogni genere ed età) attualmente fermi in Grecia. Al centro della diatriba, oltre al Paese ellenico, c’è anche la Turchia. Di questi migranti aveva parlato nei giorni scorsi anche la cancelliera tedesca Angela Merkel, la quale si era detta disposta ad aiutarli in maniera diretta. Tuttavia non tutti i Paesi membri dell’Unione sembrano essere d’accordo, come nel caso dell’Olanda.
A chiarire la posizione del suo Paese è il ministro per le migrazioni Ankie Broekers-Knol. Al termine del Consigio per gli Affari Interni tenutosi a Bruxelles, il ministro ha parlato della posizione dell’Olanda sul caso migranti. E in questo caso non ci sarà l’aiuto diretto tanto invocato dalla Merkel. “L’Olanda aiuterà la Grecia con uomini e mezzi, ma non accoglierà i bambini – ha dichiarato il ministro – . La cosa va vista nella logica della dichiarazione tra Grecia e Turchia. I Paesi Bassi sono disposti a dare tutto il sostegno necessario alla Grecia, a sostenerli a mandare persone che possano aiutarli ad identificare le persone nelle isole, per la registrazione eccetera, ma non siamo disposti a farci carico dei bambini“.
A questa dura affermazione, la cronista che stava facendo l’intervista ha sottolineato che si tratta pur sempre di minori. Tuttavia, il ministro Broekers-Knol non sembrava vacillare di fronte a quella che è in effetti una situazione molto delicata. “Quello che ho detto – ha proseguito – è che la cosa va vista nel contesto della dichiarazione tra Grecia e Turchia. L’Olanda è pronta a fare tutto che dobbiamo e possiamo fare per sostenere la Grecia, anche l’Ue è disposta ad aiutare la Grecia, ma non a farci carico dei bambini“.
Dunque dall’Olanda non arriva di certo un grande aiuto nel dirimere la questione relativa ai migranti. Il fatto di non essere disposti ad accogliere i minori attualmente segregati sull’isola greca non depone a vantaggio del Paese del Nord Europa. Nè tantomeno queste dichiarazioni rese pubbliche dal ministro Ankie Broekers-Knol rappresentano un bel biglietto da visita. Resta ora solo da vedere come si comporterà l’Unione Europea, così come gli altri Paesi membri che avevano dimostrato disponibilità ad accogliere i piccoli migranti.
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