Emergenza coronavirus: a mancare sono anche le mascherine. Un’azienda del novarese testimonia: “Produciamo 100mila mascherine alla settimana ma non basta a coprire gli ordini”.
I contagi da coronavirus aumentano insieme al bisogno di contenerli, ma le mascherine iniziano davvero a scarseggiare. La Coccato&Mezzetti ha ripreso da poco, dopo quasi quindici anni, la produzione di mascherine in Mater-Bi, biodegradabili e compostabili. In quindici giorni la produzione è schizzata a circa 100mila pezzi a settimana. Si tratta di una piccola azienda di Galliate, in provincia di Novara: anche lei sta cercando di fare i conti con l’emergenza. Le dimensioni dell’azienda non erano pronte a reggere un tale carico. Si cerca quindi di incrementare le ore di lavoro: i dipendenti lavorano ormai su tre turni giornalieri. Ma non basta, l’offerta ancora non riesce a soddisfare la domanda.
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Conte: “Mascherine e guanti gratis per tutti i lavoratori”
A far fronte alla carenza di mascherine, arriva l’impegno del governo: “La Protezione civile sta compiendo sforzi straordinari per distribuirle già nei prossimi giorni. Garantiremo la massima sicurezza a chi presta servizio. Il loro sforzo è un atto di grande responsabilità Verso l’intera comunità nazionale”, afferma il Premier Conte. E’ quando emerso dalla videoconferenza tra i vertici di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil e Giuseppe Conte.
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Il governo dispiega il totale impegno della Protezione civile per cercare di placare le proteste in tutto il paese, da parte di dipendenti e regioni che vorrebbero una nuova stretta. Il compito di trovare le mascherine per tutti diventa quindi un incarico del governo, c’è da capire come e con quali tempistiche.