Coronavirus, Rita Dalla Chiesa ricorda Frizzi: il messaggio

Rita Dalla Chiesa attraverso Twitter, manda il suo messaggio di speranza. In questo periodo buio a causa del Coronavirus, l’ex conduttrice di Forum, si affida a Fabrizio Frizzi, con il racconto delle “Quattro Candele”

Il messaggio di Rita Dalla Chiesa

Anche Rita Dalla Chiesa (leggi la biografia QUI) si allinea con il trend che sta travolgendo tutti i vip, nel mandare messaggi di speranza e  di ottimismo in questo momento difficile per colpa del Coronavirus. Lo fa attraverso Twitter, pubblicando un video del compianto Fabrizio Frizzi.

Rita Dalla Chiesa e Fabrizio Frizzi hanno avuto una storia d’amore lunghissima iniziata nella metà degli anni Ottanta e coronata con il matrimonio nel 1992. Purtroppo il loro idillio sentimentale arrivò al capolinea nel 1998 prima del divorzio arrivato nel 2002. Nonostante ciò, dopo la separazione ufficiale i loro rapporti continuavano ad essere ottimi.

Rita Dalla Chiesa ha sempre dimostrato grande affetto e stima per Fabrizio Frizzi e soprattutto grande rispetto, anche dopo il divorzio. Proprio nelle ultime ore la giornalista originaria di Casoria ha deciso di pubblicare un video che appartiene ad uno dei momenti più commoventi della televisione italiana, ovvero la storia delle “Quattro candele” raccontata da Fabrizio Frizzi.

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Fabrizio Frizzi che racconta la storia, metafora di speranza

In quell’occasione il conduttore scomparso sulla musica della Cavatina di Stanley Myers, snocciolò il brano delle “Quattro candele”, metafora di speranza. Il filmato sostituisce tutte le dichiarazioni possibili e immaginabili, che in questi giorni concitati, si stanno sprecando.

Fabrizio Frizzi sapeva come infondere tranquillità e sicurezza attraverso il suo modo di fare pacato, un uomo spontaneo senza cascare mai nella banalità.

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La storia delle Quattro candele

La storia delle Quattro candele, la stessa che viene divulgata attraverso il video di Rita Dalla Chiesa è questa:

“In una stanza quattro candele, bruciando, si consumavano lentamente. Il luogo era talmente silenzioso che si poteva ascoltare la loro conversazione. La prima diceva ‘Io sono la pace ma gli uomini non riescono a mantenermi. Penso proprio che non mi resti altro da fare che spegnermi’. E a poco a poco la candela si lasciò spegnere.”

“La seconda candela disse ‘Io sono la fede ma purtroppo non servo a nulla. Gli uomini non ne vogliono sapere di me e per questo motivo non ha senso che resti accesa’. Appena ebbe terminato di parlare, una leggera brezza soffiò su di lei e la spense.”

“Triste triste, la terza candela a sua volta disse ‘Io sono l’amore e non ho la forza per continuare a rimanere accesa. Gli uomini non mi considerano e non comprendono la mia importanza’. E senza attendere oltre la candela si lasciò spegnere.”

“In quel momento un bambino entrò nella stanza, vide le tre candele spente e, impaurito per la semioscurità, disse ‘Ma cosa fate? Voi dovete rimanere accese. Io ho paura del buio’. E così dicendo scoppiò in lacrime. Allora la quarta candela, impietosita, disse ‘Non piangere. Finché io sarò accesa, potremo sempre riaccendere le altre tre candele. Io sono la speranza’. Con gli occhi lucidi di lacrime, il bimbo prese la candela della speranza e accese tutte la altre.”