Coronavirus Campania, De Luca: picco di contagi ad aprile, quartieri vanno militarizzati

Attraverso un intervento trasmesso in diretta sui propri social, il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha aggiornato sul punto della situazione in merito al coronavirus e avvisato i suoi corregionali di nuove misure più restrittive.

coronavirus campania - de luca

Poco fa il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha esposto il punto della situazione e aggiornato i suoi corregionali sulla diffusione nella regione del Covid-19. Secondo quanto mostrato attraverso un allarmante grafico, inoltre, sembrerebbe che il picco di contagi in Campania si verificherà intorno alla metà di aprile.

Ciò che ha poi raccomandato a tutti i cittadini campani è il totale rispetto delle regole, delle misure restrittive messe in atto dal decreto. Chiunque verrà scoperto a trasgredire le prescrizioni, verrà infatti punito severamente. Ciò che il governatore ha in mente di fare, del resto, è amplificare alcune misure contenitive per bloccare quanto più possibile la preoccupante diffusione del contagio.

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Coronavirus in Campania, picco di contagi ad aprile

“In Campania al momento abbiamo 222 casi positivi di coronavirus, di cui 14 ricoverati in terapia intensiva. Ieri abbiamo avuto 42 tamponi positivi, e quindi siamo passati da 180 a 222″, ha spiegato De Luca mentre era in diretta sui suoi canali social ufficiali.

Il presidente ha poi proseguito: “Vi faccio vedere una proiezione fatta da qui al 15 aprile dal direttore sanitario del Cotugno. Ci sono 3 scenari: normale, di emergenza, e grave. Calcolando lo scenario più grave, avremo bisogno entro il 14 aprile di 150 posti letto in terapia intensiva. Poi si prevede una curva discendente dei contagi. Quindi dobbiamo reggere un mese e mezzo, due mesi e poi non avremo in Campania un medico che sarà costretto ad affrontare l’alternativa su chi deve vivere e chi deve morire. Perché al nord si deve decidere se ricoverare in terapia intensiva uno con trauma cranico o uno con Covid”.

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Emergenza Coronavirus in Campania, i quartieri vanno militarizzati

“Ho mandato una richiesta alla Presidenza del Consiglio e ai ministeri interessati per chiedere la presenza dell’esercito, i quartieri vanno militarizzati“. Queste le parole pronunciate dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, sempre nella sua diretta su Facebook.

Secondo il governatore, infatti, “bisogna avere oltre alle forze dell’ordine, che devono fare multe e chi viene multato viene messo in quarantena, anche reparti dell’esercito che servono a scoraggiare la mobilità non consentita. Non possiamo più essere Italia del mezzo mezzo o del fare finta, prendiamo decisioni con conseguenze reali”.

Stesso discorso, specifica De Luca, vale anche per i campi rom. Questo poiché, come spiegato nella diretta, “i campi rom che sono senza vigilanza. Chiederemo ai servizi sociali dei Comuni ma soprattutto alle forze dell’ordine e alle Prefetture di fare un censimento perché il problema è che lì nessuno controlla niente. Così come non ci sono controlli nei centri di accoglienza degli immigrati”.

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Importante seguire il decreto: quarantena per chi è sorpreso a uscire di casa

De Luca punta il dito contro tutti coloro che, nonostante tutto, ancora sembrano non capire la serietà della situazione – e con i quali è espresso tanto duramente, con parole sicuramente molto forti. Il presidente sta infatti preparando una nuova ordinanza che punirà severamente i corregionali che usciranno di casa senza motivo, sia a piedi che in auto.

“Costringeremo tutte le persone individuate a circolare senza motivo a fare la quarantena di 15 giorni. Se ti trovo a passeggiare sul lungomare o stravaccato sulla panchina, in condizioni non emergenziali ti obbligo a 15 giorni di quarantena, e se la eludi sei passibile di sanzioni penali anche gravi”, spiega infatti il presidente.

Che prosegue: “Oggi è vietato passeggiare, ma le misure nazionali non vengono ancora messe in atto dalle forze di polizia e dalla municipale. Da Roma, anche dal ministero dell’interno, sono arrivate comunicazioni sbagliate. Questa è un’idiozia: non si può camminare per strada senza una ragione motivata. Sto preparando un’ordinanza che ribadisce che è vietato camminare per strada senza motivo di urgenza o sanitario o di approvvigionamento alimentare, sanitario, e per i proprietari dei cani. Il 90% dei cittadini ha capito che la situazione è seria ma il 10% di irresponsabili va fermato“.

A tal proposito, allora, l’ordinanza sarà valida fino al 25 marzo, e prevederà arresto, multa fino a 206 euro e quarantena domiciliare per due settimane per tutti coloro che siano trovati in strada senza gli urgenti motivi (sanitari, lavorativi, approvvigionamenti ecc.) già previsti dalla normativa nazionale contro la diffusione del Covid 19.

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Ira di De Luca, carico di mascherine bloccato tra Umbria e Toscana

Oltre agli aggiornamenti in merito ai contagi e alle sanzioni che verranno applicate a tutti coloro che verranno scoperti infrangere l’ordinanza e il decreto, il presidente De Luca ha poi parlato di una recente situazione che ha visto coinvolto un carico di mascherine bloccato. Tale episodio, sul quale la Regione non fornisce per ora altri dettagli, è avvenuto ai confini tra Umbria e Toscana.

“L’Asl Napoli 2 ha comprato 70.000 mascherine da un fornitore italiano, ma il carico è stato bloccato dalle forze dell’ordine o dalla Protezione Civile, stiamo approfondendo”, ha esordito il governatore. Che ha poi aggiunto: “Dobbiamo capirci: le forniture che strappiamo sul mercato devono essere garantite, nessuno ci deve dare fastidio, non è tollerabile che ce le sequestrano se le abbiamo reperite noi nel mondo”.

Un blocco, secondo il presidente, ingiustificato e soprattutto irrispettoso nei confronti della solidarietà che la Campania ha sempre dimostrato a seguito dello stato d’emergenza. Un atteggiamento del genere ha fatto infuriare non poco De Luca, che si è lasciato persino sfuggire un avvertimento: “in questo caso facciamo la guerra“.

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