Attese fino a 21 minuti per parlare col servizio della Regione che dà informazioni sul coronavirus. L’Asl 1: “Non possiamo togliere operatori sanitari dagli ospedali, questo è il massimo che possiamo fare”.
Aspettare venti minuti per una risposta può essere una prassi da ‘ufficio pubblico’. ma quando si parla di emergenza, anche un solo minuto può salvare una vita. Gli operatori di napoli e della Campania non hanno colpe, l’organico è ridotto all’osso per non togliere forze negli ospedali. Lo ammtte anche la Asl 1 del capoluogo partenopeo. “Non possiamo togliere operatori sanitari dagli ospedali, questo è il massimo che possiamo consentirci in un momento di emergenza”. Questo è quanto. repubblica ha provato a chiamare il numero verde, questi i risultati: la voce registrata ripete come un disco rotto: “Tutti gli operatori sono momentaneamente occupati”. I minuti scorrono e l’attesa al telefono non fa altro che crescere il panico per il contagio da coronavirus. Chi chiama il numero verde della Regione – 800909699 – attivo 24 ore su 24, ha bisogno di informazioni sul Covid- 19. Risponde un operatore sanitario che può classificare il caso come sospetto. Il record si è raggiunto domenica: 21 minuti il tempo medio di attesa quel giorno.
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Su 5955 telefonate entranti gli operatori domenica 8 marzo hanno risposto a 772 chiamate. Circa il 12 per cento del totale. Hanno riagganciato quindi ben 5183 utenti magari in preda alla paura. Ci sono anche i medici di famiglia: ma in caso di dubbi sulla necessità o meno di eseguire un tampone, di fronte all’insistenza dei pazienti, il più delle volte sono proprio i medici di famiglia i primi a consigliare al proprio assistito di chiamare quel numero verde. L’altro ieri alle 18 su 5324 telefonate in entrate le risposte erano 959: meno del 20 per cento. Stesso trend lunedì 9 marzo: 6341 chiamate, 1191 risposte. E negli ultimi giorni il numero delle chiamate è schizzato. Per ricevere una risposta lunedì si attendevano 972 secondi: 16 minuti. Il motivo? Il numero verde può contare su 20 operatori divisi su tre turni: 9 la mattina, 9 il pomeriggio e 2 di notte. Considerando che il tempo medio di conversazione è tra i 3 e i 4 minuti, per rispondere a tutte le telefonate ogni operatore, invece del normale turno di 8 ore, dovrebbe stare incollato al telefono 15 ore consecutive.
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“Abbiamo un picco di telefonate tra le 9 e le 16 – spiegano dall’Asl 1 guidata da Ciro Verdoliva che gestisce il servizio – Nove persone contemporaneamente non bastano, ma non possiamo metterne altre. Si tratta di operatori sanitari a tutti gli effetti che ogni giorno togliamo dai servizi operativi: infermieri, medici. Vista la criticità del momento non possiamo sottrarre più di 9 persone per turno. Domenica alcuni erano impegnati alle stazioni, per i rientri improvvisi dal Nord, per cui erano solo 5 e non 9 gli operatori attivi sul numero verde”.
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