Scopriamo insieme quali sono i 5 motivi che portano il pubblico ad amare il personaggio di Indiana Jones interpretato da Harrison Ford.
L’archeologo più famoso del cinema Harrison Ford protagonista della saga inventata da George Lucas negli anni ’80 è stato uno dei personaggi più riusciti della sua carriera. A dimostrazioni di quanto questo ruolo gli calzi a pennello, l’annuncio che nell’estate 2021, il pubblico potrà tornare al cinema per vedere il film Indiana Jones 5 diretto da James Mangold dopo l’addio improvviso del veterano Steven Spielberg. Per omaggiare il personaggio di Henry Jones Jr. ecco 5 motivi che lo rendono ancora molto amato dal pubblico femminile e maschile.
Per lui il tempo sembra non passare mai
Affrontiamo subito l’aspetto più frivolo che troverete tra questi 5 motivi. Inutile girarci intorno, negli anni ’80 Harrison Ford con questo look fatto di pantaloni e camicie dai colori neutri, completato da un giubbotto di pelle marrone visibilmente usurata e l’immancabile cappello hanno fatto sognare milioni di donne in tutto il mondo. Questo fascino senza tempo, ancora adesso è particolarmente apprezzato dal gentil sesso che non vede l’ora di vederlo nuovamente nei panni del sexy archeologo Jones, nonostante abbia raggiunto un’età matura.
Non è il classico eroe invincibile
A differenza di altri film d’avventura, Indiana Jones mostra un uomo semplice, esperto archeologo che in un modo o nell’altro riesce a cavarsela e salvare la sua pellaccia. Il pubblico ama particolarmente personaggi del genere, perché li rende molto vicini alla normalità. Quando ci sono avventure che non prevedono strani poteri o ‘scorciatoie’ sovrannaturali, il pubblico riesce a immedesimarsi maggiormente con il resto della storia. È il caso di dire che la semplicità vince sempre.
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L’amore incondizionato per il padre
L’archeologo Henry Jones Jr. in tutti i film in coppia con il padre, Sean Connery non si è mai tirato indietro nel mettere a repentaglio la propria vita pur di salvare il genitore. Ad aver reso autentico il rapporto tra i due attori è stata l’ammissione di Ford dichiarata in un’intervista anni fa: “Ha prevalso la mia esperienza personale con mio padre, quello vero. Non ha nessuna somiglianza con Sean Connery, ma ai miei occhi, da ragazzino, mi appariva altrettanto formidabile di quanto sia stato Sean per me nel film.”
Infondo, chi è che non farebbe una cosa del genere? Quale figlio non darebbe la propria vita per salvare quello del proprio papà? Piccola curiosità. Non tutti sanno che tra i due co-protagonisti nonostante il legame parentale previsto dalla sceneggiatura, tra loro intercorrono solo 12 anni di differenza.
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È riuscito a conquistare anche agli uomini
Quando un attore considerato un sex symbol per le donne, riesce a conquistare anche gli uomini attraverso le sue azioni, ha vinto su tutti i fronti! Non è facile incontrare personaggi che riescano a mettere d’accordo entrambi i generi, perché spesso a favore di un fascino irresistibile viene meno la componente talento e viceversa. Vedere l’archeologo riuscire a sconfiggere tribù, trappole mortali e sentieri impervi indossando sempre il suo cappello, la frusta e una pistola lo rende estremamente vicino al pubblico maschile che vorrebbe avere la sua stessa sicurezza, sebbene con alcuni momenti di difficoltà.
Di padre in figlio
Come abbiamo detto precedentemente, il rapporto padre-figlio è uno dei motivi che sta particolarmente a cuore al pubblico. Per chi pensasse che la saga di George Lucas, stesse per dire ‘addio’ al pubblico, grazie a Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo si è riaccesa la speranza dei fan di vedere nuove avventure. L’introduzione dell’attore Shia Labeouf nei panni di Mutt Williams/Henry Jones III è stata particolarmente apprezzata dal pubblico, il quale ha voluto idealizzare una sorta di passaggio di testimone nella famiglia Jones.
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Purtroppo però, almeno per il prossimo film Indiana Jones 5 Mutt non sarà presente nella trama, a favore di altre dinamiche considerate più importanti e ‘meno sacrificabili’ dalla presidente della Lucasfilm, Kathleen Kennedy.
