La difficile emergenza coronavirus continua a farsi sentire anche all’estero: in Spagna è risultata positiva al test sul Covid-19 anche Irene Montero, ministra e compagna di Pablo Iglesias.
Giunge questa mattina, la notizia che la ministra spagnola per le Pari opportunità, Irene Montero, è risultata positiva al tampone effettuato per il coronavirus. Lo riferiscono i media spagnoli, che citano un comunicato ufficiale pubblicato dal governo. La ministra Montero è anche la compagna del leader di Podemos, Pablo Iglesias, anche lui al momento messo sotto isolamento presso la sua abitazione. Secondo quanto riferito, ad ogni modo, la coppia non sarebbe affrontando alcuna difficoltà, e le condizioni di salute di entrambi i politici risultano “buone”.
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Irene Montero positiva al Coronavirus: quarantena anche per Inglesias
Irene Montero è dunque il primo caso di positività al contagio segnalato all’interno del Consiglio dei ministri – non del Congresso, però, di cui ne è stata disposta la chiusura per tutta la settimana dopo il contagio del deputato del Vox, Javier Ortega Smith. In effetti, a seguito del risultato positivo di Ortega, il presidente del Congresso, Metitxell Batet, ha deciso di sospendere temporaneamente tutte le attività della Camera per tutta la settimana.
Montero è quindi la terza figura politica spagnola ad essere stata infettata dal nuovo Covid-19, dopo il vice ed ex ministro di Vox ed ex presidente del Congresso Ana Pastor – che ha annunciato la sua condizione lo scorso mercoledì.
Il governo spagnolo ha quindi rilasciato una dichiarazione in cui afferma che tutti i membri dell’esecutivo verranno sottoposti per precauzione al tampone, entro la giornata di giovedì 12 marzo. I risultati del test saranno verranno resi tempestivamente disponibili entro quindi la serata di oggi.
Coronavirus, i numeri in Spagna
La Spagna ha già messo in lista ben 55 morti a causa del coronavirus, con quasi 2.300 persone rimaste contagiate. Nel frattempo, tutto lo staff e i giocatori del Real Madrid verranno tenuti in quarantena per 15 giorni, dopo che un giocatore della NBA è risultato positivo al Covid-19.
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Più in generale, in Europa ci sono già stati diversi casi di ministri infettati da Covid-19, a partire dal nostro Paese fino anche alla Francia, dove la malattia del capo dello staff del presidente ha fatto preoccupare per un possibile contagio anche dello stesso Emmanuel Macron. Al di fuori dei confini del Vecchio Continente, per giunta, in paesi come l’Iran, alcuni deputati sono persino morti a causa del nuovo coronavirus.
