È finita nella bufera l’influencer Victoria Tei dopo aver esternato alcune dichiarazioni alquanto superficiali sul tema coronavirus. Ecco quanto successo.
Hanno destato molte polemiche le dichiarazioni di Victoria Tei in merito al tema coronavirus. Nel corso di un video pubblicato su Instagram, infatti, l’influencer banalizzava sul problema, tanto da affermare: “Non me frega niente, continuo a uscire e a divertirmi. Quando morirà una persona tra i 20 e i 40 anni, in buona salute, o si ammalerà gravemente a causa di questo virus, allora mi preoccuperò”.
Dichiarazioni che non sono passate di certo inosservate, con molti utenti che non hanno esitato a criticare le sue parole. “Il silicone ti ha intasato il cervello vergogna”, “il “fottiamocene dei vecchi” resta un pensiero mostruoso” sono alcuni dei commenti apparsi in merito.
In seguito la ragazza ha provveduto a cancellare il post in questione, per poi scriverne un altro di scuse. A tal proposito ha affermato: “Chiedo umilmente scusa per le parole che ho detto. Non avrei dovuto parlare, non essendo informata. Ho sbagliato al 100% e me ne pento. Chiedo davvero scusa, mi era appena giunta la notizia che la mia città era stata messa in quarantena ed ero presa dal panico. Ripete, me ne pento con tutta me stessa. Ho sbagliato. Vi prego però di essere clementi, non merito le minacce di morte. Vi prego, scusatemi tanto. Mi dispiace”.
Anche un’altra influencer è stata oggetto di polemiche in seguito ad alcune affermazioni sul Coronavirus. Si tratta di Soleil Stasi ex Uomini e Donne ed Isola dei Famosi e concorrente di Pechino Express che a tal proposito ha affermato:
“Non è la peste. Muoiono solo gli 80enni. Non andate nel panico, troppo allarmismo”. Per poi aggiungere: “Volevo rassicurarvi perché di allarmismo ce n’è già abbastanza. Ci hanno fatto partire tranquillamente. Quando siamo arrivati ci hanno testati e verificato che non avevamo sintomi di questo virus ci hanno lasciati andare liberamente come è giusto che sia”.
“Siamo arrivati a questo punto perché non abbiamo un sistema di prevenzione, test e controllo. Non possiamo contenere perché non abbiamo i mezzi per curare una qualsiasi pandemia o epidemia. Non vi tengono a casa perché è una piaga mortale, ma perché non abbiamo un’organizzazione adeguata. Come potete leggere sul sito dell’Istituto Superiore della Sanità, il virus non è mortale, colpisce persone tra gli 80 e i 90 anni nei due terzi dei casi e con patologie pregresse”.
Per poi spingendosi fino ad affermare: “Non andate nel panico perché crea altre malattie e stress. Vi allego dei dati, comunque tutto ciò per dirvi che la situazione è sicuramente grave ma non tanto quanto questo panico sociale in cui andiamo a correre nei supermercati o chiuderci in casa come se fuori ci fosse la peste o aggredire verbalmente e fisicamente altre persone per la nostra stessa paura”.
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