L’aveva dichiarato nella giornata di ieri, l’Oms: il coronavirus si è trasformato in una pandemia, e data la gravità della situazione anche le Filippine scelgono ora di applicare il blocco totale – che colpirà la capitale Manila.
Manila, capitale delle Filippine densamente popolata, una regione che conta oltre 12 milioni di persone, sarà messa in blocco per almeno 30 giorni per cercare di contenere, quanto possibile, la diffusione del nuovo coronavirus nel Paese.
La decisione è stata annunciata qualche ora fa dal presidente Rodrigo Duterte, attraverso una conferenza stampa mandata in onda nelle ore serali. Duterte ha quindi comunicato il provvedimento dopo aver reso noto come, ormai, lo stato di allerta per il coronavirus sia stato portato al massimo livello del Codice Rosso. Provvedimento che, tra l’altro, rappresenta il primo massiccio blocco del Paese mai verificatosi nella sua storia contemporanea.
Il blocco riguarda tutta la grande area metropolitana della capitale Manila (chiamata anche Metro Manila), come prescritto dalla Task Force inter-agenzia (IATF) sull’epidemia di coronavirus, composta da funzionari chiave del gabinetto Duterte.
“La raccomandazione del Gruppo di consulenza tecnica del Dipartimento della Sanità, sull’imposizione di quelle rigide misure di distanziamento sociale nella regione della capitale nazionale, verrà adottata per un periodo di 30 giorni“, si legge nella nota ufficiale. Che poi prosegue: “Gli spostamenti terrestri, aerei e marittimi nazionali da e per Metro Manila saranno sospesi a partire dalle 48 ore successive dall’emissione della presente misura.”
Il provvedimento disposto dal governo Duterte ha anche imposto una “quarantena generale di tutta la comunità” che risiede nella regione di Metro Manila. I dettagli su come questa misura verrà applicata non sono stati ancora descritti dal presidente, ma verranno comunicati a breve. Oltre alla disposizione di isolamento forzato per tutti i cittadini dell’area, è stata inoltre comunicata la sospensione delle lezioni scolastiche. Ogni scuola di ordine e grado rimarrà dunque chiusa fino al 12 aprile 2020.
Per quanto riguarda i negozi, potranno continuare le attività soltanto i locali che garantiscono generi di prima necessità – tra cui, ovviamente, alimentari e farmacie. Anche tutti i servizi di pubblica sicurezza non rientrano nel protocollo del blocco di Metro Manila. I lavoratori del servizio pubblico, invece, dovranno rimanere a casa per 30 giorni, e soltanto i settori amministrativi fondamentali potranno rimanere attivi. Ai lavoratori privati è invece caldamente consigliato un periodo di ferie, o di lavorare con turni e modalità più flessibili e improntate allo smart working.
Tuttavia, a tutti gli stabilimenti di produzione e servizi è stato consigliato di rimanere operativi, a condizione che i datori di lavoro garantiscano di mettere in atto tutte le rigorose misure precauzionali per salvaguardare la salute dei dipendenti.
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