Matteo Salvini ha concesso un’intervista al Corriere in cui ha espresso le sue opinioni su come andrebbe gestita l’attuale emergenza coronavirus. La sua idea sarebbe quella di costituire una zona rossa europea.
Dopo l’incontro con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, Salvini si è dichiarato molto poco soddisfatto delle conversazioni fatte con la maggioranza. L’ex Ministro dell’Interno sottolinea, nella linea seguita dal governo, una mancanza di coraggio sia nei confronti dei cittadini italiani che verso l’Unione Europea. Fosse per lui, a partire da lunedì in tutta Europa, andrebbe costruita una “zona rossa”. Una misura drastica, che costringerebbe tutti i cittadini europei a rispettare le stesse norme a cui sono in questo momenti sottoposti tutti coloro che vivono in territorio italiano. Ma sarebbe un’azione di prevenzione doverosa da compiere, in quanto secondo Salvini “Non soltanto perché il virus è una minaccia che va affrontata con la determinazione necessaria. Ma anche, me lo lasci dire, per evitare lo squallore delle guerre commerciali che si stanno preparando”.
Il segretario della Lega è molto preoccupato del fatto che si possa arrivare a uno stop delle esportazioni del nostro paese. Aggiunge poi che la sua proposta è sensata, anche in ragione del fatto che in ogni caso il coronavirus si è ormai esteso agli altri paesi europei. Interrogato invece su quel “quasi nulla” con cui ha definito l’incontro con Conte, Salvini risponde che il problema principale è che “si ha paura di fare quel che è necessario. Su tutto ci hanno risposto “adesso vediamo…”. Il risultato è da vedere: autocertificazioni che fanno ridere, normative diverse qui è là”.
Salvini si è comunque dichiarato soddisfatto sia di aver sentito personalmente il presidente del Consiglio, sia di essere riuscito a dialogare con altri politici quali Zingaretti, Speranza e Crimi. Per il leader leghista, questo il momento di condividere idee e sensazioni, anche andando oltre all’appartenenza politica. Salvini ha poi dichiarato che:“La Lombardia e il Veneto oggi sono le regioni più colpite. Ma se il virus si diffondesse in Calabria o Campania, o altre regioni dai sistemi sanitari più fragili, saremmo al disastro”.
Anche per questo motivo a suo parere, una proposta così drastica come la sua, va assolutamente presa in considerazione. Anche perché la sua impressione è che al momento l’Italia più che una zona rossa è diventata per intero una “zona arancione”. Provare invece a chiudere tutto per una ventina di giorni sarebbe più razionale a livello economico. Anche in ragione del fatto che “tutti, le persone come i mercati, hanno bisogno di certezze. Ci ha fatto caso? Anche la borsa, quando si annunciava la zona rossa, avevano cominciato a recuperare. Poi, quando si è capito che era solo la zona arancione, hanno ricominciato a perdere”.
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Per quanto riguarda il tema delle risorse, Salvini continua a sostenere che c’è un grande bisogno di ottenere una garanzia economica di circa 50 miliardi. Mai come adesso inoltre “l’Italia avrebbe bisogno oggi più che mai di un governo in grado di andare ai tavoli europei con grande determinazione”.
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