Primarie negli Stati Uniti. Joe Biden mette le mani sulla nomination democratica mentre Bernie Sanders, salvo clamorose sorprese, appare ormai del tutto fuori dai giochi.
Nelle primarie Usa l’ex vicepresidente (ai tempi di Obama) Joe Biden avanza prepotentemente sbaragliando la concorrenza e conquistando stato su stato. A meno di clamorose sorprese, sarà lui l’anti Trump alle presidenziali del prossimo novembre. Per Biden il mini Super Tuesday delle primarie democratiche, in cui hanno votato in sei stati, si è trasformato in un nuovo trionfo elettorale. Suo il Mississippi, suo il Missouri. Ma soprattutto è suo lo stato dove si giocava la posta più alta: il Michigan, ben 125 delegati, dove Bernie Sanders non è riuscito a ripetere l’impresa del 2016 contro Hillary Clinton.
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La vittoria nello stato del Michigan è stata netta, e unita a quella del Missouri dà la misura di come Biden sia destinato a sbaragliare la concorrenza anche negli altri stati del Midwest in cui si deve ancora votare, dall’Ohio ,all’Illionois passando per il Wisconsin. In questi stati i sondaggi sono gia’ tutti a favore di Biden, come quelli della Florida e della Pennsylvania, gli altri due grandi stati chiave in cui devono ancora svolgersi le primarie. Ora Biden e Sanders sono attesi domenica prossima per la prima sfida tv a due, quella che precede un nuovo martedì elettorale. Ma ormai pare chiaro che per sanders potrebbe essere troppo tardi. E Biden, nel festeggiare l’ennesima vittoria, gli ha teso la mano. “Io e Bernie condividiamo lo stesso obiettivo, e insieme batteremo Donald Trump”.
