Tra tutte le possibili soluzioni che il Presidente del Consiglio poteva adottare quella presentata nella breve apparizione in televisione è un ibrido, non è un local lockdown né tantomeno un global lockdown.
Ma che cos’è un lockdown
Il lockdown è un blocco totale delle attività produttive non necessarie alla salvaguardia di un paese. In tempo di guerra il lockdown porta tutte le attività produttive a concentrarsi sul progetto bellico. In tempo di grave emergenza sanitaria tutte le attività si interrompono per dare priorità solo a sanità, ospedali, assistenza ai malati e a pochissimi servizi essenziali. Negozi di prima necessità e farmacie, servizi ambientali di pulizia e igiene cittadina. Tutto il resto si blocca: scuole, università, poste, banche, negozi non alimentari, alberghi, trasporti, attività pubbliche e private.
Gli scopi di un lockdown sanitario
La priorità di un lockdown sanitario è ovviamente quella di garantire la salute del maggior numero possibile di abitanti e dunque di salvaguardare chi è ricoverato in ospedale e di fare in modo che chi non è malato non si ammali. Una procedura rigida che è finalizzata soprattutto al contenimento dei contagi. Più persone girano liberamente, anche se per qualche deroga legata a impegni professionali e personali, e più il virus andrà in giro. Una delle grandi problematiche in questo senso è legata soprattutto ai trasporti pubblici che sono un veicolo formidabile per i germi. Finché quelli sono in funzione, non si può nemmeno definire un lockdown.
Il blocco può attendere
Tra le due ipotesi più serie e determinate, la chiusura dell’intero sistema paese o quella di delle tre regioni in questo momento più colpite (Lombardia, Piemonte e Veneto) Conte ha deciso di proseguire sulla strategia già tracciata. E dunque di non paralizzare il paese con iniziative che per la verità molti amministratori locali chiedono con insistenza. Niente lockdown, nemmeno a livello locale: l’Italia continua a lavorare e a produrre dove si garantisce la sicurezza dei lavoratori in termini di area personale e di spazi vitali.