Per la prima volta a Codogno non si è registrato nessun nuovo caso di contagio. Lo ha reso noto il comune con una nota ufficiale.
Il Comune di Codogno ha pubblicato oggi un dato particolarmente importante. Nel paese infatti non si è più registrato nessun nuovo caso di contagio. Un risultato di grande rilievo, considerato che Codogno era ormai diventato famoso in tutto il mondo per ospitare il cosiddetto paziente zero. Francesco Passerini, sindaco della città e presidente della Provincia di Lodi, ha dichiarato che:“Siamo particolarmente felici di questo che ci sembra un grande risultato ma vogliamo dire che noi, che siamo stati zona rossa del lodigiano, la quarantena l’abbiamo fatta seriamente, e certamente è per questo che adesso assistiamo al calo che speravamo”.
Il sindaco aggiunge inoltre che comunque la battaglia contro il coronavirus non è giunta a termine. Se però tutti i cittadini proveranno a mantenere ed assumere dei comportamenti corretti, seguendo le disposizioni dettate dal decreto governativo, Passerini è convinto che in un paio di settimane la situazione si possa risolvere.
Il 21 febbraio, verso le tre del pomeriggio, l’intera città di Codogno era stata costretto a chiudere bar, ristoranti, uffici e luoghi pubblici. Una vera e propria quarantena considerata necessaria per fronteggiare al meglio i casi di contagio. Il timore infatti era che il 38 enne ricoverato nell’ospedale della città, conosciuto anche come paziente zero, potesse diffondere l’epidemia in tutto il resto del territorio. In una nota, il sindaco Passerini aveva motivato la scelta con l’obbligo civico dell’amministrazione di “tutelare la pubblica incolumità”. Da quel momenti, gli abitanti di Codogno hanno dovuto imparare a vivere con i locali chiusi e le insegne spente. Hanno chiuso persino le filiali bancarie. Chi oltretutto aveva bisogno di cure ed assistenza, doveva recarsi all’ospedale di Lodi. Quello di Codogno infatti, si era auto isolato sospendendo tutte le visite e gli esami prenotati dai cittadini.
In quel momento, il 38enne positivo al coronavirus si trovava ricoverato in prognosi riservata. Le sue condizioni erano ritenute critiche. L’uomo si era presentato al pronto soccorso il giorno prima, manifestando i sintomi di una polmonite. I primi test per accertare il virus sono stati condotti dall’ospedale Sacco di Milano, e purtroppo il soggetto è risultato positivo al Covid-19.
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Anche il collega rientrato dalla Cina, con il quale l’uomo aveva cenato qualche settimana prima, è stato ricoverato e messo in quarantena al Sacco. Purtroppo, risultò contagiata anche la moglie incinta del 38enne, un conoscente molto stretto della coppia e altre due persone che vivevano a Castiglione d’Adda.
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