Era morta nell’hotel Garden di Laigueglia. mentre si provvedeva a evacuare la struttura, nessuna agenzia funebre accettava di occuparsi dell’anziana deceduta. Ora indaga la Procura.
Anche se era deceduta per malattie pregresse e un arresto cardiaco improvviso, una donna 88enne era stata catalogata di fatto come la prima vittima di coronavirus in Liguria: era risultata positiva al tampone. La Squadra Mobile di Savona ha
ricevuto un esposto che riguarda il rifiuto di alcune agenzie di
onoranze funebri di trasportare la salma dell’anziana
cremonese, morta il 29 febbraio. La donna era risultata positiva al
test per il Covid-19. La Squadra Mobile ha avviato un’attività
investigativa per identificare i responsabili delle agenzie che
hanno negato la disponibilità a intervenire per verificare
d’intesa con l’Autorità Giudiziaria, informata dell’accaduto,
l’eventuale rilevanza penale.
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Il 29 febbraio scorso era stato effettuato un tampone al coronavirus sulla salma di un’anziana turista lombarda deceduta in un albergo di Laigueglia, ed era risultato positivo. La Protezione Civile della Liguria si era presa cura della quarantina di persone che erano presenti in hotel e li aveva riaccompagnati in struttura per la quarantena. La donna di 88 anni non aveva mai manifestato alcun sintomo del virus. L’anziana faceva parte di una comitiva (composta da quattro persone in tutto) che sarebbe dovuta rientrare l’indomani nel paese di origine.