Il leader di Italia Viva chiede che vengano immediatamente congelati mutui, finanziamenti e tasse. Tutte le risorse di aziende e famiglie devono servire alla gestione del quotidiano.
Immediatamente dopo la conferenza stampa con la quale il presidente del consiglio Luigi Conte ha presentato i termini del nuovo decreto #iorestoacasa si sono registrate le prime reazioni. Positive anche quelle dell’opposizione, tra le quali quella di Salvini, e delle voci più critiche della maggioranza, come quella di Matteo Renzi.
Il leader e fondatore di Italia Viva ha salutato con soddisfazione il provvedimento: “La scelta di Conte, per quanto difficile e di grande sacrificio per tutti, è quella giusta” dice Matteo Renzi, che non è per niente ottimista. “È inutile girarci intorno: il peggio deve ancora venire. E questo vale sia a livello sanitario che a livello economico. La buona notizia è che comportandosi in modo intelligente e saggio tutto può essere gestito. Ma occorrono appunto intelligenza e saggezza. Nelle prossime settimane sarà sempre più chiaro che il coronavirus è un problema mondiale. Nessuno resterà escluso dal contagio. E l’Italia ne uscirà”.
Renzi sostiene che le misure del decreto #iorestoacasa siano giuste: “Le misure che sono state prese sono state comunicate come molto dure. Ma non lo sono. Anzi, io credo che, nei prossimi giorni, servirà altro. Il virus sta correndo molto più velocemente dei nostri decreti. Era evidente anche prima dell’ultimo decreto che tutta Italia dovesse essere considerata come una zona rossa. Tutto il Paese soffre il crollo economico, non solo i focolai”.
Il paese si ferma, il danno in termini di mercati, produttività e PIL sarà drammatico e ancora non valutabile. Decine di economisti e analisti contattati ieri si sono rifiutati di fare previsioni… Ma un parere sembra comune, serve una maggiore liquidità: “Dobbiamo dare alle famiglie e alle aziende la possibilità di far fronte all’ordinario, bisogna immediatamente bloccare i mutui, le tasse, tutti i soldi che possono essere garantiti per la gestione dell’emergenza”.
Una rapida analisi di quanto sta accadendo evidenziano quanto la situazione sia drammatica. I social network ieri erano colmi di messaggi di grandi e piccoli imprenditori che sostenevano di non avere più alcuna risorsa per far fronte all’ordinario, a cominciare dal pagamento degli stipendi. Renzi ieri ha ribadito una volta di più un aspetto che molti italiani faticano a capire: “È il momento della responsabilità e del buon senso, no all’anarchia. Servono persone competenti e decisioni autorevoli”. Eppure, pochi minuti dopo la fine della conferenza stampa di Conte c’erano code davanti ai supermercati con l’ennesimo assalto agli scaffali.
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