Emergenza Coronavirus, perché il 3 aprile non si tornerà a scuola
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Oltre cinque milioni di famiglie hanno i ragazzi a casa da scuola - (Photo by VINCENZO PINTO/AFP via Getty Images)
Il decreto #iorestoacasa ha prolungato fino al 3 aprile i provvedimenti straordinari per il contenimento del coronavirus, compresa la chiusura di scuole e università. Ma si sa già che le scuole non riapriranno.
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Presidi e insegnanti lo sanno già
In questi giorni di estrema confusione e di grande angoscia per le vicende legate al coronavirus, gli insegnanti stanno cercando di fare quello che possono. Molti hanno dato il proprio numero agli studenti per ricevere compiti via Whatsapp e fissare ore di lezione collettiva o interrogazioni programmate. Perché anche se molti parlano di piattaforme didattiche interattive la realtà dei fatti è che questi tool nella stragrande maggioranza dei casi non funzionano.
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Dopo il 3 aprile, considerato anche che cade di venerdì!.
La realtà dei fatti, non ufficiale ma data per scontata da insegnanti, presidi, direttori didattici e anche studenti, è che comunque le scuole non riapriranno certamente dal 3 aprile. La settimana successiva, che inizia di lunedì 6 aprile, è quella delle Festività Pasquali che prevede tre soli giorni di lezione, uno dei quali di solito con “lectio brevis”. Dal lunedì al mercoledì e poi vacanza pasquale. Quello che succederà è già chiaro. Si tornerà a scuola martedì 14 aprile, il giorno dopo il Lunedì dell’Angelo che di solito veniva considerato l’ultimo giorno di festa della sosta di Pasqua. E da lì alla fine dell’anno scolastico agli studenti – sempre che la situazione torni finalmente e per davvero alla normalità – verrà chiesto il sacrificio di andare a scuola sei giorni su sette, anche il sabato. Quasi certamente ci saranno anche ore supplementari al pomeriggio per integrare il programma, in particolare per chi dovrà affrontare gli esami.
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“Nessuno sconto” per gli studenti
Il ministro della pubblica istruzione Lucia Azzolina ha già chiarito prima dell’eccezionale decreto #Iorestoacasa in vigore da questa mattina che ci sarà tolleranza e grande comprensione per gli studenti… “ma che non verrà regalato nulla. Insensato parlare di annullamento degli esami all’università o di maturità ‘abbuonata’. Gli esami ci saranno e tutte le scadenze didattiche dovranno essere rispettate: sicuramente ci sarà un atteggiamento di comprensione e di aiuto nei confronti degli studenti che si trovano ad affrontare una situazione senza precedenti”.