Il decreto firmato da Giuseppe Conte è volto ad impedire la diffusione massiccia del nuovo COVID-19. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il decreto che è entrato in vigore il 10 marzo 2020 e che resta in vigore sino al 3 aprile, prevede misure di sicurezza e sanzioni aspre in caso di violazione. Il testo del decreto contiene provvedimenti che trovano applicazione su tutto il territorio nazionale.
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Il decreto “IO RESTO A CASA” cambia le abitudini degli italiani per il bene del Paese.
Giuseppe Conte ha parlato ai cittadini esprimendo tutto il suo rammarico per la grave situazione in cui versa la sanità italiana. Per evitare che il virus si diffonda e per scongiurare l’ipotesi che vi sia un collasso delle strutture ospedaliere, il Governo ha adottato delle misure straordinarie.
Scuole di ogni ordine e grado ed università chiuse
Il decreto prevede la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e delle Università fino al 3 aprile.
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E’ permesso spostarsi solo per motivi di lavoro, caso di necessità o malattia, nessun blocco trasporti.
Non ci sarà nessun blocco dei trasporti, ma Conte ha ribadito che ci si dovrà muovere con cautela e per comprovati motivi di lavoro,in caso di necessità o per urgenze sanitarie. Il modulo per l’autocertificazione dovrà essere compilato in ogni suo campo, specificando il motivo per il quale ci si sposta, “ma se ci fosse una autocertificazione non veritiera ci sarebbe un reato” ulteriore rispetto allo spostamento non giustificato, quello di falsa dichiarazione.
Rinviate le manifestazioni sportive
Fino al 3 aprile tutte le manifestazioni sportive sono sospese. “Non c’è ragione per cui proseguano le manifestazioni sportive, abbiamo adottato un intervento anche su questo”, ha dichiarato Conte.
Spostamenti all’estero
Viaggi da e verso l’estero, non sono vietati: “Gli spostamenti dei cittadini italiani avverranno sempre alle stesse condizioni ma controlleremo gli ingressi in Italia”.