Decreto “Resto a Casa” I Bar Edicole e Centri Commerciali: come funziona

Decreto ‘Resto a casa’. Tutte le informazioni utili per potersi muovere in piena emergenza coronavirus, e senza rischiare il carcere o sanzioni pecuniarie. Centri commerciali, bar e edicole. 

E’ in vigore il nuovo decreto voluto dal Governo per contrastare l’emergenza coronavirus. Le norme sono abbastanza chiare, ma noi cercheremo di sciogliere quei dubbi che ancora attanagliano gli italiani. Una serie di domande e risposte che speriamo possano esservi di aiuto.

Si potrà andare a fare la spesa? 

Le merci non si fermano e i lavoratori, almeno quelli che non possono usare lo smart working da casa, potranno muoversi seppure per lo stretto necessario, in modo da non bloccare fabbriche e impianti. Verrà dunque assicurato il normale rifornimento di ogni genere di esercizi commerciali.

Negozi e centri commerciali sono aperti?

Sì, sono aperti ma solo da lunedì a venerdì. Per tutte le attività che restano aperte, i gestori dovranno garantire il rispetto della distanza interpersonale minima di un metro. Chi non la rispetterà si vedrà chiudere l’attività. Accessi contingentati per garantire le distanze in tutti i negozi e gli esercizi commerciali così come nei supermercati per evitare assembramenti. Centri commerciali e supermercati si stanno organizzando per creare barriere divisorie tra le casse e i clienti.

I bar e i ristoranti sono aperti? 

Sì, i bar e i ristoranti potranno rimanere aperti ma solo dalle 6 alle 18 e a condizione che garantiscano la distanza di sicurezza minima di un metro tra i clienti. Se verranno riscontrate violazioni le attività verranno chiuse.

Chi si occupa dei controlli

Sono i prefetti gli incaricati del monitoraggio dell’attuazione di tutte le misure previste. La prima indicazione alle forze dell’ordine sarà quella di informare i cittadini delle conseguenze a cui andranno incontro in caso di violazione delle norme. Dunque non sanzione immediata. Sarà loro compito anche uniformare le prescrizioni. I prefetti dovranno convocare immediatamente i comitati per l’ordine e la sicurezza per decidere tutte le misure di coordinamento e dei controlli delle autodichiarazioni. Chi non rispetta le indicazioni va incontro ad una multa di 206 euro, e l’arresto di 3 mesi a chi elude la quarantena.

I giornali vanno regolarmente in stampa? Le edicole sono aperte?

Non ci sono restrizioni su edicole o giornalisti che non siano quelle riservate a tutte le altre categorie. Per quanto riguarda le edicole: deve essere garantita la distanza di sicurezza minima di un metro tra i clienti e tra clienti e gestore. I giornalisti possono usare lo smart working ma quelli costretti al desk lavorano divisi tra loro e in stanze separate, comunque sempre ad un metro minimo di distanza.

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