L’attore Brandon Routh ha spiegato i motivi per i quali non si farà il sequel del film Superman Returns.
Se ci sono dei film che riescono a trascinare milioni di persone nelle sale cinematografiche in tutto il mondo, riguardano senza dubbio i supereroi. Tralasciando la parentesi dei Fantastici Quattro, personaggi dei fumetti come Iron Man, Batman e Superman sono sinonimo di qualità e soprattutto di grandi incassi al boxoffice. Un film che non deluse le aspettative dei produttori dell’epoca, fu Superman Returns interpretato da Brandon Routh nel 2006.
Peccato che nonostante la richiesta del pubblico, l’incasso da capogiro e la volontà dell’attore protagonista di realizzare un sequel, la Warner Bros. – o forse qualcun altro – ha deciso di chiudere definitivamente questo capitolo. Durante l’intervista rilasciata al programma Inside of You, Routh si è tolto dalla scarpa qualche sassolino, tirando in ballo anche il regista Bryan Singer.
Le dichiarazioni di Brandon Routh
“Direi che è giunta la mia fine come Superman nel film Superman Returns. Ci ho creduto e sono stato sempre convinto che ce l’avremmo fatta a realizzare il sequel. Purtroppo non è andata come speravo. Peccato che un film così ampiamente recensito non abbia avuto un sequel. Alla gente è piaciuto molto il primo, facendo quasi $ 400 milioni in tutto il mondo. Ma forse non era abbastanza. C’è stata una lenta esplosione sulle possibilità di realizzare un sequel nei prossimi due, tre anni. Io ho fatto, e avrei fatto tutto ciò che era in mio potere per poter concretizzare questo progetto.”
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I problemi tra Brandon Routh e il regista Bryan Singer
L’attore durante l’intervista ha ricordato alcune difficoltà avute con il regista del film Superman Returns. Bryan Singer, che negli ultimi anni è stato esposto per la sua storia di abusi sessuali, spesso ha avuto dei problemi con il suo Clark Kent.
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L’attore Brandon Routh nonostante avesse da un lato alcuni problemi col regista e dall’altro aspre critiche da parte del pubblico che lo paragonava a Keanu Reeves, si è sempre dimostrato molto attento verso questo progetto. “Non era sempre la persona più gentile con tutti”, ha detto Routh a Rosenbaum durante l’intervista. Questa breve dichiarazione non fa altro che confermare le accuse rivolte al regista da alcuni colleghi, colpevole di aver dei modi duri e a tratti violenti con i suoi attori. Secondo fonti certe, ad aver fermato ufficialmente e senza ripensamenti, il sequel di Superman Returns è stato proprio il regista, il quale dopo vari tira e molla, ha deciso di cancellare ogni tipo di lavorazione in atto.