Il forte calo del prezzo del petrolio, le tensioni tra Russia e Arabia Saudita per il mercato di gas e idrocarburi hanno avuto un pesantissimo contraccolpo sulle borse.
C’era da aspettarselo. Con la riapertura dei mercati borsistici di questa mattina si regista una pesantissima flessione di tutti gli indici orientali. L’indice giapponese Nikkei è quello che è uscito peggio dalle prime contrattazioni con un calo iniziale del 5% che si è poi attestato addirittura oltre il 6%.
La guerra petrolifera tra Russia e Arabia Saudita ha portato a un calo del prezzo del greggio che non è mai stato così basso da almeno una decina di anni a questa parte, e dunque dalle tensioni legate alle operazioni belliche in Iraq. Anche Hong Kong e Shanghai hanno aperto in forte calo, ma sono riusciti a controllare le perdite attestandosi a un negativo rispettivamente del 3,8% e 1,56%.
Il grande timore è per quando aprirà Piazza Affari a Milano che rischia non solo di pagare l’instabilità di mercati più forti ma anche la gravissima crisi legata al coronavirus che ha visto in due settimane abbattersi considerevolmente il margine di import, export e soprattutto turismo. Tuttavia la paura principale resta quella di una guerra petrolifera dopo che l’Opec, organizzazione dei principali produttori di petrolio, e la Russia non sono riusciti a raggiungere un accordo per tagliare nuovamente la produzione nel tentativo di alleviare il calo dei prezzi.
Paradossalmente nonostante il considerevole calo del prezzo del petrolio la benzina e il gasolio alle nostre pompe di benzina rimangono sui prezzi consueti. Subito dopo il calo di Giappone e Cina si sono registrati anche i cali dei mercati arabi: la borsa del Qatar è scesa del 3,5%, quella del Bahrain del 3% e quella dell’Oman dell’1,1%. La Russia, principale alleato dell’OPEC, si è opposta al taglio della produzione per mantenere alti i prezzi. I prezzi del petrolio sono scesi finora di oltre il 30% quest’anno.
LEGGI ANCHE > La Liguria allontana chi arriva dalla zona rossa
Il Giappone appare in grandissima difficoltà: l’economia è arretrata sensibilmente nell’ultimo trimestre del 2019 e il coronavirus non l’ha certo risollevate in queste prime settimane dell’anno nuovo. I numeri al ribasso hanno indotto gli economisti a paventare nuovamente il rischio recessione, che sarebbe la prima dal 2012, causata soprattutto dal calo delle esportazioni. Il prodotto interno lordo del Paese è stato rivisto con una contrazione dell’1,8%.
I futures europei sono in caduta libera preannunciando un tonfo in avvio di seduta sulle Borse del Vecchio Continente. Quello sull’indice Eurostoxx50 sta cedendo l’8% per cento.
Chi vuole effettuare compravendita e locazione di immobili nella città di Palermo deve, per prima…
Il Torino di mister Vanoli è partito molto bene in Serie A e, nonostante le…
Dai fasti degli anni '90 e dei primi 2000 sembra passata un'eternità. Ormai da più…
Quali sono le aziende che garantiscono il miglior servizio per la luce e il gas…
Anticipazioni sulle prossime puntate della soap di Rai Uno Il Paradiso delle Signore 9: crisi…
Quando si parla di detergere il viso sono molti a commettere errori banali che compromettono…