Coronavirus, Valle d’Aosta: gli alberghi chiusi ma fino a ieri si sciava

È stata l’ultima regione a scontrarsi con l’emergenza: ci sono volute più di due settimane prima che la Val d’Aosta avesse il suo primo contagio da coronavirus. Ora sono quindici.

Un immagine della Val d’Aosta scattata a Cogne (Photo by Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)

In Val d’Aosta

Nel piccolo paradiso sotto il Monte Bianco si corre ai ripari. La Val d’Aosta è stata l’ultima regione ad affrontare l’emergenza e fino alla settimana scorsa non c’era nemmeno un caso di contagio da coronavirus, oggi sono aumentati a quindici.

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Alberghi chiusi

Se fino a ieri su molte piste della valle si sciava regolarmente e gli impianti non risultavano chiusi, come per esempio in Lombardia, oggi l’Adava – l’associazione degli albergatori valdostani – hanno chiesto a tutti i propri associati di chiudere. Un provvedimento molto simile a quello adottato in Liguria dove gli alberghi senza ospiti o con poche presenze sono stati invitati a chiudere immediatamente e chiunque resterà in Liguria dovrà dimostrare la propria giustificata presenza senza più spostarsi dalle riviere.

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Le piste valdostane affollate di sciatori poco prima della chiusura degli alberghi – meteoweek

Misure d’emergenza

La decisione di chiudere gli alberghi è stata presa all’unanimità dal consiglio dell’Adava. “Invitiamo tutti i nostri associati a chiudere, permettendo la partenza degli ospiti ancora presenti – ha spiegato il presidente Filippo Gerard. La situazione è diventata seria e forse l’abbiamo tutti sottovalutata, ora dobbiamo evitare il più possibile la circolazione delle persone”.

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