In caso di esigenze lavorative o situazioni di emergenza ci si può spostare ma è necessario compilare un modulo fornito anche dalla Pubblica sicurezza.
L’Italia è diventata completamente rossa: qualsiasi città, paese, qualsiasi regione. Non ci si può aggregare, non ci si può spostare. Anche se non è del tutto così: per “esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute” si può, presentando ai controlli una certificazione che provi il motivo per derogare alla norma pensata per ridurre il più possibile le possibilità di contagio.
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Se la manovra di contenimento non dovesse funzionare, probabilmente le restrizioni peggioreranno. Al momento per muoversi serve una autocertificazione da presentare agli eventuali controlli: il modulo è stato messo a disposizione dal dipartimento di Pubblica sicurezza. Resta comunque il divieto assoluto a spostarsi, senza eccezioni, per le persone sottoposte a quarantena o positive al coronavirus. Previste anche ripercussioni penali.
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Se il lavoro è all’interno di un luogo di ristorazione è bene ricordare che bar e ristoranti saranno aperti fino alle 18: oltre non si potrà andare. Il decreto stabilisce che chi viola le prescrizioni è punito con l’arresto fino a tre mesi e l’ammenda fino a 206 euro, secondo quanto previsto dall’articolo 650 del codice penale sull’inosservanza di un provvedimento delle autorità.