Slitta all’8 maggio la 65esima edizione dei David di Donatello, i premi cinematografici più importanti d’Italia. La decisione è stata presa in base alle disposizioni governative per il contenimento della diffusione del nuovo Coronavirus.
L’Accademia del Cinema Italiano annuncia che sarà sospesa la cerimonia di assegnazione dei David di Donatello prevista per il 3 aprile. La manifestazione si svolgerà regolarmente il prossimo 8 maggio.
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Rinviati i David di Donatello
“A seguito delle recenti disposizioni governative, l’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello annuncia che sarà sospesa la cerimonia di assegnazione dei premi prevista per il prossimo 3 aprile. In accordo con Rai Uno, che l’Accademia del Cinema Italiano ringrazia per l’impegno e la disponibilità, è stata presa la decisione di rinviare l’evento al giorno venerdì 8 maggio, nel comune intento di mantenere la celebrazione del nostro cinema, senza perdere di vista l’evoluzione dell’emergenza sanitaria”. È quanto si legge nel post pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale della manifestazione.
La crisi del settore
Si tratta di un momento difficilissimo per il cinema italiano. L’ultimo fine settimana prima della chiusura definitiva delle sale cinematografiche disposta dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per contenere il contagio da nuovo Coronavirus, è stato il peggiore della storia del cinema in Italia. Un record negativo messo nero su bianco, con soli 33mila spettatori in tutta la penisola.
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Appuntamento all’8 maggio
A sfidarsi per gli “Oscar del cinema italiano” ci saranno Il Traditore di Marco Bellocchio, Il primo re di Matteo Rovere e Pinocchio di Matteo Garrone, con l’incognita di Martin Eden di Pietro Marcello. Sono 18 le nomination per il film incentrato sul pentito di mafia Tommaso Buscetta diretto da Bellocchio, tra cui quella per il miglior film, regia, e attore all’oramai travolgente Pierfrancesco Favino. Tallona Il Traditore con ben 15 nomination anche Il primo re di Matteo Rovere con Alessandro Borghi e Pinocchio con Roberto Benigni.
