Per il Santo e l’Onomastico del giorno, oggi si celebra San Giovanni di Dio, ispano-portoghese. Protettore di medici e infermieri.
L’8 marzo la Chiesa Cattolica celebra la memoria di San Giovanni di Dio, un religioso ispano-portoghese vissuto a cavallo tra il XV e il XVI secolo. San Giovanni di Dio, noto in spagnolo come San Juan de Dios e in portoghese come João de Deus, nacque l’8 marzo del 1495 nel piccolo borgo di Montemor o Novo, nei pressi di Évora (Portogallo). Quegli anni erano estremamente travagliati per la Penisola Iberica: le truppe del Regno di Castiglia e quelle del Regno d’Aragona avevano infatti espugnato Granada, l’ultima roccaforte musulmana, solamente tre anni prima, nel gennaio del 1492. Nonostante la conquista militare, grandi masse di musulmani e di ebrei rimanevano da convertire e ora, dopo le spade dei conquistadores, per cristianizzare la Spagna servivano le croci dei missionari. Fu probabilmente questo zelo religioso, diffusissimo in tutta la Penisola Iberica, a spingere il giovanissimo Giovanni a lasciare la casa del padre e a rifugiarsi in Spagna.
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Sin dalla più tenera età, Giovanni era stato animato da un vivissimo sentimento religioso e partecipava ogni volta che poteva alle funzioni, invitando i suoi coetanei e familiari a fare altrettanto. Giovanni lasciò la casa del padre a soli otto anni d’età, venendo preso sotto la protezione di un giovane chierico che lo portò con sé in Spagna. Nonostante questo sentimento religioso fosse fortissimo durante la sua infanzia, la sua fede si offuscò pochi mesi dopo il suo abbandono della dimora paterna. In Spagna si stabilì a Oropesa, nei pressi di Toledo, entrando al servizio di Francisco Cid ‘Mayoral’ e occupandosi delle mansioni più umili. Sino all’età di ventisette anni, Giovanni si occupò essenzialmente di pastorizia, lavorando saltuariamente come bracciante nelle campagne. Nel 1522, ventisettenne, Giovanni vide la sua opportunità di riscatto sociale tramite l’arruolamento nell’esercito. In quegli anni la Spagna era guidata da Carlo V, imperatore del Sacro Romano Impero in costante lotta con la Francia di Francesco I e contro l’Impero Ottomano. Giovanni trascorse sotto le armi diversi anni, combattendo in numerose battaglie e guadagnandosi il riconoscimento dei suoi superiori per il suo valore. Dopo aver terminato il servizio militare, si dedicò a girare per l’Europa utilizzando quanto accumulato sotto le armi tra paghe e saccheggi. Una volta esaurite le sue sostanze, si dedicò nuovamente a lavori umili, facendo il bracciante a Ceuta e il venditore ambulante a Gibilterra.
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Nel 1537 si stabilì infine a Granada, dove si dedicò alla stampa e al commercio di libri. Fu proprio nella città andalusa che Giovanni incontrò nuovamente la fede, smarrita molti anni prima. Già durante il suo lavoro nella libreria, Giovanni entrò in contatto con libri religiosi, che risvegliarono il suo interesse per la fede. Nel 1539 infine, la predicazione di San Giovanni d’Avila colpì profondamente l’ex soldato, risvegliando definitivamente la sua religiosità e portandolo ad avere una grande crisi interiore durante la quale distrusse la sua libreria e iniziò a camminare per la città invitando i suoi concittadini a pentirsi e a fare del bene.
Considerato folle, venne rinchiuso per alcuni mesi nel manicomio della città. Liberato, decise di seguire il suo sentimento religioso e di dedicare la sua vita all’Onnipotente. Giovanni intraprese così un pellegrinaggio sino al celebre santuario della Virgen de Guadalupe, in Extremadura. Tornato dal pellegrinaggio, iniziò la sua opera assistenziale a Granada, dedicandosi ai più poveri, agli ammalati, agli emarginati e alle prostitute pentite. San Giovanni di Dio spirò l’8 marzo del 1550 a Granada, all’età di cinquantacinque anni. Beatificato nel 1630 da Urbano VIII, venne canonizzato dal pontefice Alessandro VIII nel 1690. Il papa Leone XIII proclamò San Giovanni di Dio patrono degli ospedali, degli infermieri e dei medici.