Il Pontefice ha recitato la preghiera in streaming dalla Biblioteca vaticana. Poi papa Francesco si è affacciato per pochi secondi per salutare i fedeli presenti.
È stato un 8 marzo a dir poco particolare anche per papa Francesco. Il Pontefice ha dovuto rinunciare, per la prima volta dall’inizio del suo pontificato, a recitare l’Angelus dalla sua postazione abituale. Per una volta, la finestra della Basilica di San Pietro in Vaticano è rimasta chiusa per motivi precauzionali. Così, la preghiera è stata recitata dal Santo Padre attraverso una diretta streaming fatta partire dalla Biblioteca vaticana. Un modo per non perdere un’abitudine sacra in tutto e per tutto, pur dovendo rinunciare al contatto diretto con i suoi fedeli.
Così, durante la prima volta di un Angelus “interattivo”, il Santo Padre ha voluto esortare il suo popolo a reagire. Papa Francesco ha citato anche un passaggio del Vangelo di Matteo. “Essere testimoni di Gesù è un dono che non abbiamo meritato: ci sentiamo inadeguati, ma non possiamo tirarci indietro con la scusa della nostra incapacità. Noi non siamo stati sul monte Tabor, non abbiamo visto con i nostri occhi il volto di Gesù brillare come il sole. Tuttavia, a noi pure è stata consegnata la Parola di salvezza, è stata donata la fede e abbiamo sperimentato, in forme diverse, la gioia dell’incontro con Gesù. Anche a noi Gesù dice: ‘Alzatevi e non temete’“.
“In questo mondo, segnato dall’egoismo e dall’avidità, la luce di Dio è offuscata dalle preoccupazioni del quotidiano. Diciamo spesso: non ho tempo per pregare, non sono capace di svolgere un servizio in parrocchia, di rispondere alle richieste degli altri. Ma non dobbiamo dimenticare che il Battesimo che abbiamo ricevuto ci hanno fatto testimoni, non per nostra capacità, ma per il dono dello Spirito. Nel tempo propizio della Quaresima, la Vergine Maria ci ottenga quella docilità allo Spirito, che è indispensabile per incamminarci risolutamente sulla via della conversione“.
Dopodichè, papa Francesco ha dato un annuncio che ha reso molto felici i fedeli comunque presenti in Vaticano. “Adesso mi affaccerò per vedervi un po’ in tempo reale“. Poi è arrivato il momento per lui di fare capolino alla finestra per salutare il suo popolo. Il Santo Padre ha salutato i fedeli presenti in piazza san Pietro e li ha benedetti. Dopodichè è tornato nella Biblioteca per proseguire con la preghiera mariana e con il suo messaggio.
“È un po’ strana questa preghiera dell’Angelus di oggi, col Papa ‘ingabbiato’ nella Biblioteca, ma io vi vedo, vi sono vicino. E anche vorrei cominciare ringraziando quel gruppo che si manifesta e lotta per ‘i dimenticati di Idlib’. Grazie, grazie per quello fate. Ma questo modo di oggi di pregare l’Angelus lo facciamo per compiere le disposizioni preventive, così evitare piccoli affollamenti di gente che possono favorire la trasmissione del virus“.
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