Accade a Napoli dove un’intera famiglia è chiusa in casa da più di un giorno con il corpo di una donna deceduta con sintomi compatibili con il virus. Ma i risultati non arrivano.
Accade anche questo nell’Italia che fronteggia il coronavirus. Mentre al nord i laboratori più rapidi possono anche fare a meno delle controanalisi dell’Istituto Superiore della Sanità e avere un responso sui tamponi di persone potenzialmente contagiate in poche ore, a Napoli una famiglia vive nell’angoscia da più di un giorno.
La prima tragedia è la scomparsa di una persona cara: Teresa Franzese, 47 anni, è deceduta nella sua abitazione in piazza Carlo III con sintomi riconducibili al coronavirus. Ma per avere la certezza occorre l’esito del tampone faringeo. Capita sempre più spesso che il test debba essere eseguito post mortem. Al deceduto la cosa non serve più ma ai suoi familiari sì, per attuare tutta una serie di protocolli di sicurezza antivirali e di quarantena.
Con il corpo della donna in casa e tutti i parenti a vegliarla, si attendono i risultati di un tampone che non arrivano mai. La famiglia è chiusa in casa da 24 ore e più in attesa dell’esito del test e a quanto pare non sono arrivate risposte dalla Asl competente e nemmeno dalle unità di crisi che riguardano Napoli dove per fortuna l’emergenza non è certo quella che si vive al nord. Il fratello della donna, dopo molte ore di attesa, si decide a rendere pubblica la vicenda con un video che è una struggente richiesta di aiuto più che una denuncia… “Le istituzioni devono aiutarci siamo da 24 ore chiusi in casa con mia sorella morta, nessuno ci ha fatto sapere più nulla” dice Luca Franzese.
Teresa Francese si è sentita male in casa all’improvviso: Luca tenta un massaggio cardiaco disperato ma la donna non riprende più conoscenza. Il personale del 118 che interviene riscontra il decesso e ipotizza che la donna possa essere vittima del coronavirus. Si dispone per l’autoisolamento di tutta la famiglia nell’abitazione e per il tampone post mortem i cui risultati non arrivano
In casa insieme a Luca anche i due anziani genitori della giovane donna morta, in una condizione fisica e morale che possiamo immaginare. Un’altra sorella, il marito, due figli. Una piccola comunità di sette persone isolata nella paura e nel dolore in attesa che qualcuno dica loro se sarà quarantena o meno. Con il pensiero di non poter nemmeno fare il funerale alla povera donna deceduta: perché in molti comuni anche al di fuori della Lombardia e delle aree di rischio, i funerali sono stati “momentaneamente sospesi”. Una situazione paradossale: ma soprattutto molto triste che un uomo, che sta piangendo la sorella appena scomparsa, documenta con frasi lucide e immagini dure che diventano virali e raccolgono molta solidarietà. Ma quella, in questi casi, purtroppo c’è sempre: e non basta mai.
Lo struggente messaggio video postato da Luca Franzese, il fratello della vittima.
Fonte : Il Mattino , Facebook
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