Il governatore della Campania svela il suo piano per difendersi dal Coronavirus. “Non guarderemo in faccia nessuno se si continua così”, spiega De Luca.
Non è un momento facile per l’Italia, compresa la parte meridionale del nostro Paese. Se il Coronavirus, infatti, si è diffuso soprattutto nelle regioni settentrionali, ora si rischia l’epidemia. Una epidemia dovuta in buona parte all’esodo che sta avvenendo in queste ore, proprio da aeroporti e stazioni ferroviarie di Milano e dintorni. In Campania, però, le serate come quella del sabato sera continuano a essere rituali che vedono locali pubblici e strade molto affollate. Ed è da leggere in questo senso lo sfogo del governatore campano Vincenzo De Luca.
Il numero uno della Regione Campania ha espresso grande amarezza per le scene che si sono viste nelle scorse ore. Migliaia di ragazzi per le strade di Napoli e delle altre città campane, come se non ci fossero contromisure da adottare contro il Coronavirus. E allora De Luca ammette che presto potrebbero esserci dei provvedimenti forzati contro la movida notturna. “Saremo obbligati a fare ordinanze di chiusura di pub, bar, ristoranti e quant’altro. Nella nottata di ieri, sabato notte, i baretti della zona della movida a Napoli e i centri storici delle principali città campane erano gremiti di ragazzi ammassati l’uno sull’altro. Non guarderemo in faccia a nessuno, se continua così“.
Nel frattempo, il governatore De Luca lamenta anche la mancanza di diversi operatori sanitari. Si tratta di figure fondamentali per affiancare i medici nell’assistenza e nel controllo degli eventuali casi di contagio. Ecco allora che il capo della regione Campania rende noti i numeri. “Mancano all’appello 1600 unità di personale. Partiremo con contratti a tempo determinato con medici impegnati in quelle scuole di specializzazione“.
Campania, il piano di De Luca
“Ci muoviamo con poteri commissariali – prosegue De Luca – che ci sono stati assegnati, ma ci sono dubbi interpretativi se possiamo procedere da subito o serve un passaggio prima con il Ministero. Noi andiamo avanti senza altri passaggi. Se i tempi sono quelli della burocrazia italiana, arriviamo fuori tempo utile. Ci stiamo preparando a una riorganizzazione impotente che avrà un costo aggiuntivo per noi di 30 milioni di euro“. Quest’ultima sottolineatura da parte di De Luca riguarda l’implementazione di nuovi posti letto negli ospedali, che passeranno da 320 a 500.
“O sviluppiamo ora una operazione di prevenzione di massa per contenere il coronavirus – prosegue il governatore De Luca – o avremo una ospedalizzazione dei pazienti, cioè una situazione drammatica perché non potremo ospitare tutti i contagiati da coronavirus. Queste misure sono fondamentali per cercare di alzare un muro per impedire la diffusione. Perché questo riesca bisogna essere rigorosi. Ho dato indicazioni ai direttori generali e alla centrale d’acquisto campana di procedere a prescindere. Se troviamo fornitori disponibili, acquistiamo quello che ci serve, poi si vede con le forniture nazionali“.