Sanzioni amministrative pesanti e addirittura un processo penale sono le conseguenze per chi decide consapevolmente di lasciare una zona a rischio per spostarsi in una zona al momento fuori dalle aree di contagio.
La fuga dalla Lombardia
Il clamoroso caso della fuga da Milano di migliaia di persone, soprattutto studenti, che ha deciso di lasciare la città nella notte mentre il governo stava approntando il decreto di protezione dal coronavirus, ha fatto il giro del mondo. Le immagini della gente che corre verso i treni alla Stazione Centrale e a Porta Garibaldi hanno fatto il giro del mondo e non sono state un bel biglietto da visita per il nostro paese che sta affannosamente cercando di mantenere una propria credibilità turistica.
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Chi viaggia contagia
Il momento è davvero critico per una delle prime industrie del paese, quella delle vacanze e delle città d’arte e di storia. Ma, a parte la questione ‘morale’, c’è una vera e propria grave ipotesi di reato per chi decide di lasciare una zona definita ad alto rischio virale: perché con sé rischia di portare inconsapevolmente anche il virus. Gli ultimi treni scesi da Milano verso la Puglia e Salerno nella notte tra sabato e domenica sono stati battuti da polizia e carabinieri. Chi arrivava dalla Lombardia o da una delle quattordici province in emergenza veniva identificato e spedito in quarantena, nella migliore delle ipotesi presso la propria abitazione, se si trattava di uno studente o di un lavoratore fuori sede che tornava in famiglia.
I turisti dalla zona di contagio
Molto più grave la posizione di chi ha deciso di non rinunciare alla domenica di sole ed è andato a sciare lasciando zone a rischio, come Padova o Bergamo, per andare in Trentino. Chi ha fatto check-in in albergo risultando residente in una delle zone sottoposte a quarantena rischia grosso. Il provvedimento deciso dal Governo conferma sanzioni molto pesante: si va da una semplice sanzione di 206 euro, fino al carcere.
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Si rischia il carcere
L’ipotesi di reato è quella prevista dal codice 452 del codice di procedura penale: delitto colposo contro la salute pubblica, che persegue tutte le condotte idonee a produrre un pericolo per la salute pubblica. Ci sono anche le eventuali aggravanti: un conto è lasciare una zona a rischio per raggiungere un parente gravemente malato o risolvere un serio problema familiare o per tornare per esempio al lavoro. Un altro è andare a sciare o farsi una gita fuori porta.