Orlando: il sistema sanitario sotto pressione senza precedenti, stop polemiche

Il vice segretario del Partito Democratico, Andrea Orlando, non vuole polemiche sull’operato del governo in piena emergenza coronavirus. “Lavoriamo insieme per mettere in campo ogni azione per sconfiggere il virus”.

Anche se talvolta appaiono inevitabili, si pensi per esempio al pasticcio del decreto sulle zone rosse portato alla luce in anticipo di alcune ore dalla sua firma, il desiderio dei politici della maggioranza è che si lavori uniti. Andrea Orlando, numero due del Partito Democratico, chiede pazienza e unità d’intenti con tutti, anche con le forze di opposizione. “Il Partito Democratico sostiene attivamente le misure assunte” e “ci muoviamo su un terreno in parte sconosciuto, per questo motivo i provvedimenti adottati dovranno essere costantemente adeguati e implementati. È fondamentale che in quest’ottica si sviluppi appieno la leale collaborazione tra i diversi livelli istituzionali, senza polemiche che finiscono per disorientare le persone e senza toni ultimativi che fatalmente aumentano la tensione”.

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Orlando usa il suo profilo Facebook per scrivere di emergenza e polemiche annesse. “La pazienza e lo spirito di sopportazione dei disagi sono elementi essenziali per rendere efficaci le misure adottate” – sottolinea – ricordando che “il sistema istituzionale e quello sanitario in primis sono sottoposti ad una pressione che ha pochi precedenti”. Per questo – aggiunge –  è necessario evitare di gravarlo di inutili pressioni e polemiche”.  “Il PD in ogni occasione intende ringraziare tutto il personale impegnato in questa sfida. Oggi, in particolare, le donne che con il loro lavoro assicurano il funzionamento delle strutture sanitarie”. Poi conclude: “in queste ore difficili per tutti noi continuiamo a confrontarci con i nostri dirigenti e i nostri amministratori impegnati in prima linea. Lavoriamo insieme per mettere in campo ogni azione per sconfiggere il virus. Lo possiamo fare prima di tutto attenendoci con scrupolo alle norme emanate dal governo e dalle altre autorità, a partire da quelle sanitarie”.