Rapina Napoli, i funerali di Ugo Russo si terranno lunedì

Si svolgeranno lunedì mattina alle 9 i funerali di Ugo Russo, il 16 enne di Napoli ucciso da un Carabiniere durante un tentativo di rapina di un orologio Rolex

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I funerali di Ugo Russo, il 16 enne di Napoli ucciso da un Carabiniere durante un tentativo di rapina dell’orologio Rolex, si terranno nella giornata di lunedì. Saranno celebrati nella Parrocchia dei “Sette Dolori”. Manifesti a lutto sono apparsi stamattina sui muri dei Quartieri Spagnoli, dove viveva il ragazzo. “Tragicamente è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari Ugo Russo”, è scritto sui grandi manifesti che compaiono nella città.

Si è conclusa soltanto nella tarda serata, dopo oltre 5 ore, l’autopsia sul corpo di Ugo Russo. Fu ucciso la notte tra il 29 febbraio e il primo marzo, a Santa Lucia, sul lungomare di Napoli. Secondo quanto si apprende da una prima ricostruzione effettuata in sede di autopsia, il carabiniere di 23 anni che ha ucciso Ugo Russo ha sparato almeno due colpi con la pistola di ordinanza. Confermate le tesi iniziali. Uno ha colpito il 15enne al petto, l’altro alla testa. Secondo quanto si apprende ancora, tra i quesiti degli inquirenti, che dovranno essere fugati dall’autopsia, i cui risultati verranno forniti nei prossimi giorni, ci sono i punti di penetrazione dei proiettili, ovvero i fori d’entrata, soprattutto per quanto riguarda il proiettile che ha colpito Ugo Russo alla testa.

Stando a quanto ha riportato il complice del 15enne, un 17enne che era con lui mentre tentavano la rapina al carabiniere, il militare dell’Arma avrebbe sparato a Ugo mentre questi scappava, quindi alle spalle. I dubbi, così come richiesto a gran voce dalla famiglia di Ugo, dovrebbero essere fugati dalle risultanze ufficiali dell’esame autoptico.

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Il papà di Ugo: “Ha sbagliato, ma voglio la verità”

Vincenzo Russo, padre di Ugo, il quindicenne ucciso a Napoli da un carabiniere durante un tentativo di rapina sabato notte, ha lanciato un segnale forte partecipando al flash mob di solidarietà per i carabinieri. “Noi – ha spiegato – condanniamo sia l’attacco al pronto soccorso che gli spari alla caserma. Aver devastato i locali del Pellegrini è stato una reazione di rabbia, causata dal dolore, ma non è giustificata. Per questo motivo, abbiamo chiesto che tutti coloro che vorranno portare un fiore al funerale di Ugo di mettere quei soldi su un conto per risarcire l’ospedale”.

“Vogliamo giustizia – prosegue Vincenzo Russo – mio figlio ha sbagliato e ha pagato. E’ ormai noto. Il carabiniere ha fatto bene a sparare il primo colpo perché doveva difendersi. Ma se le indagini diranno che ha sparato ancora, alle spalle, mentre Ugo fuggiva, poteva farlo?”. Il padre del quindicenne poi lancia un messaggio: “Da oggi voglio dedicare la mia vita a salvare gli altri ragazzi a rischio, perché quello che è successo a mio figlio non deve più succedere”.

Il flash mob ha visto la partecipazione di poche decine di persone davanti alla Caserma Pastrengo. E’ stato organizzato dal consigliere regionale dei Verdi Francesco Borrelli, che nei giorni precedenti si era scagliato contro la famiglia di Ugo, indicandola come principale responsabile della tragedia: “E’ un segnale importante che il padre sia qui – ha spiegato – anche se sappiamo che le nostre posizioni sono diverse. E’ importante dire insieme che sparare a una caserma e devastare un pronto soccorso sono cose sbagliate“.

 

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