La nave Costa Fortuna si è vista negare l’accesso al porto di Penang in Malesia a causa delle nuove restrizioni del governo sull’arrivo di viaggiatori italiani.
La compagnia Costa Fortuna, ha fatto sapere che la Malesia ha negato l’approdo a una delle sue navi. Per quanto riguarda le motivazioni che hanno portato lo stato a compiere questo gesto, la stessa compagnia dichiara che: “a causa delle restrizioni imposte nelle ultime ore dal Governo della Malesia all’arrivo di viaggiatori di nazionalità italiana, la Costa Fortuna non è’ stata autorizzata ad entrare nel porto di Penang come da itinerario programmato”. Sembra dunque che la Malesia abbia preso questa decisione per paura dell’emergenza coronavirus, di cui l’Italia è uno dei principali focolai in Europa. Vedendosi negata l’autorizzazione, la nave Costa Fortuna ha dunque cambiato rotta, ed è adesso diretta a Singapore. Iniziano ad aumentare dunque, i casi in cui gli stati per paura del virus, negano l’autorizzazione allo sbarco alle navi.
Già ieri la Thailandia aveva negato l’accesso alla nave nel porto di Phuket. Questo avevo costretto la Costa Fortuna a dirigersi verso la tappa successiva, che era proprio la Malesia. La compagnia ci ha tenuto a precisare che la situazione sanitaria a bordo è ottima. Nessun passeggero presenti sintomi o criticità. Non ci sono casi sospetti tra le persone italiane e quelle di altre nazionalità. Costa Crociere ha poi dichiarato di essere particolarmente rammaricata per la decisione presa dalla Malesia. Anche perché, la società ribadisce il fatto che in uno scenario oltretutto caratterizzato dall’emergenza coronavirus, tutelare la salute dei propri passeggeri è “una priorità assoluta”.
La compagnia ha poi anche reso noto che gli italiani a bordo della nave Costa Fortuna sono 173. Tra questi, 62 sono le persone coinvolte dalle recenti restrizioni volute dal governo della Malesia sull’arrivo di viaggiatori italiani. Anche un’altra nave ha subito la stessa sorte della Costa Fortuna. Si tratta della nave Costa Mediterranea, che si è vista negare l’accesso in Madagascar e si è ritrovata costretta a dirigersi verso le Isole Seychelles.
È invece rientrato l’allarme a Napoli, dove un’altra nave appartenente alla compagnia Gnv, era da giorni ancorata al porto della città. Il motivo è che a bordo si trovavano nove membri dell’equipaggio che erano entrati in contatto con un collega di origini tunisine, che era poi risultato positivo al coronavirus durante un viaggio tra Genova e Tunisi.
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Le autorità sanitarie hanno sottoposto queste persone a tutti i necessari accertamenti medici e hanno escluso che l’ipotesi che presentino sintomi riconducibili coronavirus. Adesso i marinai saranno però messi in isolamento a scopo precauzionale per circa una decina di giorni.
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