È disponibile su Amazon Prime Video la prima stagione di Hunters, nuova serie con Al Pacino prodotta dall’istrionico Jordan Peele (già regista di Scappa – Get Out e Noi). Lo show, che segue le vicende di un eterogeneo gruppo di cacciatori di nazisti, non ha mancato di sollevare accese polemiche.
Dopo il successo riscosso con L’uomo nell’alto castello, adattamento televisivo del celebre romanzo distopico La svastica sul sole, scritto da Philip K. Dick nel 1962, Amazon Prime Video ha deciso nuovamente di puntare su di uno show che riscrive (in chiave ironica) le vicende successive alla Seconda Guerra Mondiale. Nella nuova serie Hunters, infatti, i nazisti sopravvissuti alla guerra si nascondono ancora tra la popolazione. Ma dovranno vedersela con un gruppo di cacciatori che farebbe di tutto per ucciderli.
Protagonisti di Hunters sono alcuni cacciatori di nazisti nella New York del 1977. Lo scombinato e variegato gruppo ha infatti scoperto che, a distanza di anni dalla fine della guerra, centinaia di ufficiali nazisti di alto rango rimasti impuniti si nascondono tra le persone comuni con la speranza di non essere individuati. Questi criminali sfuggiti alla giustizia stanno pianificando in gran segreto una strategia per mettere in atto il quarto Reich negli Stati Uniti. Obiettivo dei Cacciatori, neanche a dirlo, sarà quello di impedire che il folle piano si compia, impedendo così il perpetrarsi di un nuovo sanguinoso genocidio. Ma la trama potrebbe suggerire un prodotto sulla falsariga di Bastardi senza gloria, presto la serie Amazon svela il suo lato più serio, ponendo allo spettatore una questione etica di difficile risoluzione. Personaggi che per tutta la vita hanno sognato di potersi vendicare di un uomo, quando se lo ritrovano tra le mani, come prigioniero indifeso, non sanno più come comportarsi e cosa farsene.
Il tono è spesso ironico ed emerge chiaro l’intervento (soprattutto in alcune scene) del produttore Jordan Peele, un regista che con soli due film è stato in grado di imporre il proprio sguardo personale sulle questioni sociali. Per questo motivo i metodi della banda di Cacciatori sembrano trovare le loro giustificazioni nella connivenza del governo americano, che è consapevole della presenza di nazisti sul proprio territorio, ma assolutamente incapace di fermare i loro piani. Proprio nella descrizione della cosiddetta operazione Paperclip, quella che ha portato i nazisti in America, e nell’excursus sul dilagare dell’antisemitismo e del razzismo tra i bianchi americani, si nota l’intervento in sceneggiatura di Peele, che con i suoi film ha sempre trattato questi argomenti in maniera unica, utilizzando il cinema di genere e il torno sardonico come strumenti di cinema militante e impegnato.
Sfruttata in maniera intelligente nella serie è la presenza di Al Pacino. La scelta di un attore così “ingombrante”, per via del suo passato cinematografico e per la sua condizione di icona, è perfetta per un personaggio che manipola gli altri utilizzando il proprio carisma e il proprio status. Il giovane protagonista Jonah, infatti, è inizialmente reticente ad abbracciare i modi della squadra, non riesce a uccidere ed è pieno di scrupoli, ma sarà proprio la presenza magnetica del Meyer Offerman interpretato da Al Pacino a convertirlo gradualmente alla causa.
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