Coronavirus: “Il picco ad aprile”. Probabile proroga chiusura scuole

Paola De Micheli, Infrastrutture: “Non escludiamo allungamenti della data di chiusura delle scuole, sono pronta a sostenere anche decisioni più radicali pur di fermare il contagio”.

Si va verso la proroga della chiusura di ogni scuola italiana. L’emergenza è ancora alta e si prevede il picco ad aprile. Gli esperti sono tutti d’accordo, mentre i ministri ora se ne stanno capacitando e i presidi si stanno attrezzando: è verosimile che lunedì 16 marzo alunni e studenti non torneranno in classe. La ministra Paola De Micheli, Infrastrutture: “Non escludiamo allungamenti della data di chiusura delle scuole, sono pronta a sostenere anche decisioni più radicali pur di fermare il contagio”. Le fa eco Walter Ricciardi, consulente del ministro Speranza: “I risultati di questa misura, la chiusura degli edifici scolastici, hanno un’evidenza se la stessa misura può essere prolungata nel tempo”.

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Il Comitato tecnico scientifico per l’emergenza, che lavora ogni giorno a fianco del governo nelle scelte sul coronavirus, in tempi non sospetti si era detto contrario alla serrata scolastica e universitaria per due motivi: non ci sono evidenze scientifiche dell’effetto positivo di un provvedimento così severo e se lo attui, poi, devi avere la forza di mantenerlo per un periodo non breve. Ma sembra abbia cambiato idea. Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore della Sanità e componente del comitato, ora sottolinea come potrà verificarsi l’eventualità «di una proroga della chiusura delle scuole». Su questa posizione si era già espresso il virologo Roberto Burioni, favorevole alla proroga è anche Massimo Galli, primario infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano. Pier Luigi Lopalco, ordinario di Igiene a Pisa, aggiunge: «La chiusura degli istituti scolastici potrebbe essere inutile se non sarà prolungata».

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“Il picco del virus si attende per inizio aprile”, ha detto il dottor Federico Gelli, coordinatore dell’Unità di crisi della Asl Toscana Centro. Potrebbe essere anche più avanti. Il ministero dell’Istruzione conosce queste previsioni e ha preparato tre possibili scenari. Di fronte al possibile allungamento di data si sta provando a organizzare — tra mille difficoltà tecniche e culturali — il lavoro delle lezioni a distanza immaginando un rientro possibile il 6 aprile o mercoledì 15, dopo le vacanze pasquali.

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