Robert Pattinson non è mai stato un attore particolarmente “docile” durante le interviste e gli è sempre stato stretto il personaggio di Edward di Twilight, spesso eccessivamente idealizzato dai fan che arrivarono a considerarlo un eroe romantico. Per questo l’attore, durante le interviste, cercava di “sabotare” questa idea.
Robert Pattinson ha sempre cercato di scrollarsi di dosso il perso del personaggio che lo ha reso famoso: quello di Edward di Twilight. Anche durante le interviste fatte per la promozione dei film della saga, Pattinson cercava in tutti i modi di spostare l’attenzione dall’idea romantica che i fan si erano fatti di lui.
Le parole di Robert Pattinson
“In tutta onestà, ho sempre trovato Twilight piuttosto bizzarro”, ha spiegato Pattinson. “Era il marketing a renderlo appetibile a tutti. Se vi riguardate le interviste che facevo per Breaking Dawn, cercavo di sottolineare continuamente la masticazione della placenta. Spostavo continuamente l’attenzione su ogni elemento che potesse risultare disgustoso. Ma si sa, una sola persona non può competere con un intero reparto pubblicitario che vende il film come una bellissima odissea romantica. Io la definirei disgustosa”.
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Twilight? Era disgustoso
L’attore ha quindi riflettuto sullo strano responso degli spettatori alla saga: “È una storia bizzarra, quella di Twilight. È strano come abbiano reagito le persone, immagino che i libri siano molto romantici, ma allo stesso tempo non romantici nello stesso senso di Le pagine della nostra vita. Quel film è dolce e struggente, ma Twilight è la storia di questo tizio che trova la ragazza con cui vuole stare e vuole mangiarsela. Mi correggo, non mangiarsela, ma succhiarle il sangue. Non sono altre persone a dirgli che non possono stare insieme, è il suo corpo”.
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Una scommessa vincente
Secondo Pattinson, il progetto di Twilight non era un successo garantito, ma una scommessa rivelatasi vincente solo successivamente. “Catherine Hardwicke, la regista, prima di quello aveva diretto dei piccoli film intitolati Thirteen – 13 e Lords of Dogtown”, spiega l’attore. “Anche Kristen (Stewart, ndr) proveniva dalla scena indipendente, aveva partecipato a Into the Wild e ad altri film simili. Non era un film destinato già ad un successo enorme”.
