L’epidemia di coronavirus continua ad espandersi in Italia, tanto che aumentano i contagiati dal nuovo Covid-19: tra questi, è risultata positiva al test anche la prefetta di Bergamo. A rivelarlo è stata lei stessa per una testata nazionale.
Giunta nelle scorse ore la notizia che la prefetta di Bergamo, Elisabetta Margiacchi, è risultata positiva al test effettuato sul coronavirus. Secondo quanto si apprende dalle fonti, la prefetta avrebbe contratto la malattia in forma lieve, e per tale ragione è stata disposta per lei una quarantena precauzionale presso la sua abitazione.
La Margiacchi, comunque, non sospenderà le attività lavorative, ma si occuperà quanto più possibile di portare a termine i suoi compiti e doveri pur rimanendo nel suo alloggio, tramite lo smart working.
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Coronavirus, positiva la prefetta di Bergamo: “macchina organizzativa non si ferma”
Come fa sapere la stessa Elisabetta Margiacchi al Corriere di Bergamo, la prefetta sarebbe stata colpita dal virus in una forma piuttosto lieve. “Sì, è vero, sono risultata positiva anche io, ma sto bene, anzi benissimo” ha dichiarato infatti alle penne del quotidiano. E ha poi sottolineato: “Oggi non ho più nemmeno la febbre: l’ho provata poco fa, e ho 36,5″.
Come fa sapere Margiacchi, il responso al tampone e al test sul Covid-19 le è stato consegnato nella giornata di ieri, nelle ore pomeridiane. Inizialmente la prefetta aveva qualche linea di febbre, con un po’ di mal di gola al seguito – il collegamento con una banale influenza, o con un semplice colpo di freddo le è balzato immediatamente alla mente. Tuttavia, come lei stessa sottolinea, per senso civico ha scelto di sottoporsi al tampone.
Appena arrivata la risposta delle analisi, allora, è arrivata anche una brutta “doccia fredda“. Secondo la prefetta, il virus potrebbe averla contagiata durante le sue normali attività lavorative, mentre era in mezzo alla gente. Attività, queste, che comunque continuerà a svolgere, seppur in maniera un po’ diversa.
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Alla domanda del giornalista, infatti, che le chiede se sta continuando a lavorare, la prefetta di Bergamo ha prontamente risposto: “Sì, ma non nel mio ufficio. Sono nel mio alloggio: mi divide dagli altri una parete a vetri”. Del resto, la Margiacchi deve “adottare tutte le precauzioni nel rispetto della salute” dei suoi collaboratori. Questo è fondamentale per poter continuare a lavorare per la città. “La macchina organizzativa non si è mai fermata. […] La gente ha bisogno di sapere che la macchina organizzativa sta funzionando con grande efficienza“.