Stop ai processi fino al 30 giugno: lo si legge nella bozza del decreto sugli effetti del coronavirus. Anche l’attività giudiziaria quindi potrebbe subire una sospensione a causa dell’epidemia.
Un altro importante pezzo della vita pubblica italiana potrebbe essere costretta a fermarsi a causa dell’epidemia di coronavirus. Parliamo dell’attività giudiziaria, che potrebbe fermarsi fino al 30 giugno. Lo si legge nella bozza del decreto dedicato agli effetti del coronavirus sull’attività giudiziaria. A quanto si apprende, la nuova regolamentazione potrebbe essere soggetta a variazioni.
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In ogni caso, tutto sarà deciso durante il Consiglio dei ministri ora in corso. Molto probabile il rinvio delle udienze civili e penali “a data successiva al 30 giugno 2020” con alcune eccezioni
specificate, mentre potrebbero celebrarsi a porte chiuse le
udienze previste come pubbliche.
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