Sulle inaccettabili frasi pronunciata dall’influencer a Sossio Aruta, con “Sei un down” ed ora con “Sei un handicappato“, Meteoweek intervista in esclusiva Iacopo Melio, presidente della Onlus #Vorreiprendereiltreno, che ha discusso del caso Asia Valente.
“Sei un down”, una frase che ha urtato la sensibilità del pubblico e di molte associazioni, tra ci #Vorreiprendereiltreno e Trisomia21 di Firenze, presieduta da Antonella Falugiani di CoorDown. Il giovane Iacopo Melio, presidente, chiede un provvedimento al Grande Fratello Vip.
Il caso di Asia Valente al Gf Vip
Ha destato scalpore il caso di Asia Valente al Gf Vip e le sue frasi rivolte a Sossio Aruta: prima “Sei un down” ed ora “Sei un handicappato“.
Offese inaccettabili alla disabilità, al punto che Iacopo Melio, presidente dell’associazione Onlus Disabili, aveva lanciato online una petizione chiedendo un provvedimento serio dal Grande Fratello Vip.
Non un attacco ad personam contro la stessa Asia Valente ma un modo esemplare per ‘far rumore’ e sensibilizzare sul tema della disabilità.
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Intervista esclusiva a Iacopo Melio, presidente di #Vorreiprendereiltreno
Meteoweek intervista in esclusiva il giovane presidente della Onlus #Vorreiprendereiltreno, Iacopo Melio, autore della petizione on line sul caso Asia Valente.
Iacopo, sei il promotore della petizione contro Asia Valente. Perché decidi di dar vita a questo sollecito?
“In realtà, la petizione parte dalla Onlus #Vorreiprendereiltreno della quale sono presidente. Successivamente si è unita l’associazione Trisomia21 di Firenze, presieduta da Antonella Falugiani di CoorDown, i quali hanno a loro volta sui loro canali e sulla stampa criticato l’atteggiamento adottato da Asia Valente. La petizione non è contro la sua persona, sia chiaro, ma contro la terribile abitudine di utilizzare le parole riguardanti la disabilità per offendere qualcuno, come se i disabili (in questo caso le persone con sindrome di Down) fossero stupidi. Abbiamo dunque deciso, uniti dallo stesso intento di fare sensibilizzazione, di chiedere al Grande Fratello che prenda un provvedimento contro la concorrenze, se non altro per parlare dell’argomento e far capire a milioni di italiani quanto sia sbagliato”.
“Sei un down”, così la concorrente del Gf Vip si rivolge ad un altro concorrente. Cosa ti indigna?
“Mi indigna il fatto che ancora oggi ci siano persone “in buona fede” che usano simili frasi con estrema leggerezza, senza capire che l’inclusione passa anche da questo. E il bello è che qualcuno definisce “politicamente corretto” qualcosa che dovrebbe essere scontato e naturale: finché non impariamo a rapportarci alla disabilità in modo corretto, a partire dalle parole, non avremo mai una piena integrazione”.
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Qual è il tuo pensiero in merito alla concorrente Asia Valente?
“Non ho nessun pensiero su di lei perché non la conosco, non sapevo nemmeno chi fosse e non mi permetterei mai di giudicare la sua persona. Io sono sicuro che la sua sia stata una leggerezza “in buona fede” e che non volesse offendere i disabili, ma il suo comportamento è comunque da condannare. Finché non puntiamo i riflettori su certe cattive abitudini non cambieremo mai la cultura sbagliata”.
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Nella petizione indirizzata al Grande Fratello Vip, dici che se non ci dovessero essere provvedimenti, comunque sarà importante ‘fare rumore’. Cosa intendi?
“Ogni occasione che porta ad una riflessione e a metterci in discussione per crescere e migliorare, è un’occasione positiva che dobbiamo cogliere. Questa non è una crociata contro Asia Valente, è un’accusa e una riflessione intorno ad una frase che speriamo un domani più vicino possibile non venga più utilizzata come forma di insulto”.