La Guardia di Finanza di Pavia ha fatto scattare una operazione per contrastare spaccio ed estorsione alle prime luci dell’alba. A finire in manette sei ragazzi di venti anni
La Guardia di Finanza di Pavia, alle prime luci dell’alba, a conclusione di indagini, riguardanti un sodalizio criminale dedito alla commissione di estorsioni e condotte violente di recupero del credito, ha eseguito sei misure cautelari in carcere nelle province di Pavia e Milano. La banda era dedita anche alla detenzione ai fini dello spaccio di cocaina e marijuana.
Le indagini sono state coordinate dal Procuratore Aggiunto Mario Venditti e dal Sostituto Procuratore Andrea Zanoncelli. L’operazione partì lo scorso ottobre dopo un intenso monitoraggio delle attività di spaccio perpetrate nel centro di Pavia durante le notti di movida. Le Fiamme gialle sono state impegnate nella ricostruzione di una fitta rete di vendita che, partendo dai numerosi compratori abituali, ha permesso di giungere fino fulcro del sodalizio criminale.
Un capo, di venti anni, dava direttive ad una banda di ventenni tutti dediti al traffico di sostanze stupefacenti. I finanzieri della Compagnia di Pavia sono riusciti a ricostruire, da subito, l’intero ciclo di acquisto della droga. Questa veniva distribuita, poi, nelle diverse piazze di spaccio delle province di Milano e Pavia. Nel corso delle attività investigative – come ricostruito dal comando provinciale di Pavia – sono stati documentati numerosissimi episodi estorsivi che hanno visto implicati consumatori poco più che maggiorenni utilizzati anche quali pusher dall’associazione criminale.
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I ragazzi della rete, spesso in condizioni economiche precarie, venivano reclutati dall’associazione criminale per vendere la sostanza stupefacente che gli veniva ceduta a credito. Il minimo ritardo nel pagarla scatenava, però, la violenza della banda che non tardava a manifestarsi attraverso pesanti minacce, spesso brandendo armi da fuoco e con pestaggi effettuati con bastoni di ferro e catene. Gli episodi di violenza sono stati accertati anche attraverso l’analisi tecnica degli smartphone sequestrati agli indagati, all’interno dei quali erano presenti numerosi video che ritraevano le vittime e gli autori dei pestaggi e delle minacce utilizzati per intimorire i debitori che si rifiutavano di pagare.
Le Fiamme Gialle hanno divulgato anche il quantitativo di droga sequestrato. Oltre 50 militari della Compagnia di Pavia, con il supporto di unità cinofile anti-droga e cash-dog del Gruppo di Linate e del Gruppo Pronto Impiego di Milano, hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari. Il sopralluogo ha consentito il sequestro di monili e gioielli, 3 Rolex, 100 grammi di marijuana e hashish. C’erano anche 2 bilancini elettronici, 1000 euro in contanti e circa 20 tra cellulari e tablet.
Sono stati inoltre sequestrati, 1 carabina, 6 coltelli e 40 proiettili calibro 9 utilizzati per l’attività estorsiva. “Al termine dell’attività investigativa – si legge – sono state ricostruite cessioni di cocaina e marijuana per oltre 8 kg ed estorsioni finalizzate al pagamento dello stupefacente per oltre 60.000 euro”. L’operazione rientra all’interno di un ampio controllo sul territorio lombardo a tutela della legalità e al contrasto dei traffici illegali.
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