20th Century Studios ha acquisito vinto i diritti sull’articolo di Jeff Maysh sulla truffa del gioco di McDonald, il McScam
Questo, probabilmente, non sarà il titolo del film al quale prenderà parte Ben Affleck. Tuttavia il regista e attore ha deciso di condividere con il pubblico lo status della produzione.
Parlando con Collider, Affleck ha confermato che lui e Matt Damon sono ancora in fase di sviluppo e impegno per il film McScam, nonostante i grandi cambiamenti avvenuti nella gestione e nel marchio dello studio. Parla, ovviamente, dell’acquisizione di FOX da parte di Disney, avvenuta lo scorso anno. L’attore ha anche svelato di aver recentemente ricevuto una nuova bozza della sceneggiatura che probabilmente arriva dal duo di sceneggiatori di Deadpool, Paul Wernick e Rhett Reese. Loro infatti, dovevano scrivere l’adattamento, almeno in origine.
“Abbiamo una nuova bozza. È davvero buona.” Ha detto Affleck. “Hollywood è un posto strano, perché la persona che gestiva lo studio quando ha comprato quella sceneggiatura ha lasciato quel lavoro. E lo studio che stava per farlo è stato acquistato da un altro studio. Quindi ci sono questi momenti in cui le cose si sistemano, ad un certo punto. E in questo caso pare che il film sia ancora una priorità. Ovviamente non posso essere certo del tipo di priorità che avrà McScam, ma a noi piace molto. Stiamo quindi sviluppando la sceneggiatura.”
Basato sull’articolo di The Daily Beast di Jeff Maysh intitolato “Come un ex poliziotto ha truccato il gioco del monopolio di McDonald e rubato milioni”, il film è una storia vera. Parla di un ex poliziotto, Jerome Jacobson, del Rhode Island, che ha truccato il gioco del monopolio di McDonald e, presumibilmente, ha rubato 24 milioni di dollari. Jacobson apparentemente ha condiviso i soldi rubati con un gruppo di cospiratori che hanno offerto tangenti all’ex poliziotto.
L’articolo di Maysh spiega come Jacobson sia caduto poi sotto lo sguardo dell’FBI dopo anni in cui lui e la sua rete hanno truccato illegalmente il gioco per rubare milioni. Usando agenti sotto copertura, l’FBI ha inviato una troupe televisiva a casa di Jacobson per ascoltare la sua storia fraudolenta. E lui ha raccontato come, secondo lui, avrebbe legittimamente vinto, registrando ogni menzogna.
Jacobson, che fungeva da capo della sicurezza di un’azienda di Los Angeles che era responsabile della generazione dei pezzi del gioco, lavorava con un interessante gruppo. Un gruppo che al suo interno vedeva cospiratori, mafiosi, un sensitivo, proprietari di strip club, trafficanti di droga e persino una famiglia mormona. Tutti questi personaggi hanno contribuito a rubare i 24 milioni di dollari in denaro e premi.
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