Google lancia “la battaglia contro le fake news, una delle nostre sfide più grandi abbiamo la volontà e l’interesse di far crescere l’informazione di qualità.
Il mondo ormai è pieno di false notizie. Ce ne arrivano tutti i giorni sotto il nome di fantomatici e improbabili siti che pur di ottenere un click in più giocano la carta del sensazionalismo. E non importa se poi non c’è nulla di vero in quello che scrivono: l’importante è fare ‘traffico’ e cioè attirare più utenti inconsapevoli possibile. In periodo di emergenza, poi, le fake news raggiungono il loro picco. Ma Google, attraverso il quale veicolano ogni giorno milioni di notizie, non ci sta più. E lancia la sua battaglia. “E una delle nostre sfide più grandi” e “abbiamo la volontà e l’interesse di far crescere l’informazione di qualità , che supporta il giornalismo professionale”. Lo ha detto Diego Ciulli che è responsabile relazioni istituzionali di Google Italia. Ciulli era in audizione nelle Commissioni congiunte Trasporti e Cultura della Camera nell’ambito dell’esame delle proposte di legge per l’istituzione di una Commissione d’inchiesta sulla diffusione delle fake news.
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Tra le diverse iniziative portate avanti da Google, Ciulli ha ricordato “i progetti e le partnership per supportare la transizione al digitale delle aziende”. “Solo in Italia – ha detto – negli ultimi 3 anni abbiamo finanziato 44 progetti di questo tipo per un finanziamento complessivo di 11 milioni di euro”. Se è vero che siamo in un’epoca in cui l’informazione è sovrabbondante – ha continuato Ciulli – dobbiamo dare gli strumenti agli utenti internet per capire quali sono le fonti più autorevoli. Lo facciamo attraverso i nostri prodotti, ad esempio con il pulsante che invita l’utente a confrontare i giornali di orientamento diverso, poi abbiamo avviato uno strumento open source per i factcheckers indipendenti. Promuoviamo, inoltre, progetti per educazione civica digitale nelle scuole”.
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In materia di coronavirus giorni fa Google aveva annunciato il lancio di alert SOS in collaborazione con l’OMS per rendere facilmente accessibili le risorse relative al virus. “Abbiamo lavorato con Google per assicurarci che le persone alla ricerca di informazioni” sul nuovo coronavirus “vedano le informazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità in cima ai loro risultati di ricerca”. Lo aveva detto il direttore generale dell’agenzia Onu per la salute, Tedros Adhanom Ghebreyesus.
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