Coronavirus, positivi 15 lodigiani in quarantena in India

Dei ventuno turisti lodigiani in quarantena in India, ben 15 sono positivi al Coronavirus. Da ieri si trovano presso una struttura militare a Delhi

Positivi al Coronavirus 15 dei 21 turisti lodigiani in India, che si trovavano in quarantena in un centro sanitario a New Delhi. Una fonte anonima ha dato la notizia all’agenzia stampa France Presse. La notizia è stata poi confermata dall’Aiims (All India Institute Of Medical Sciences), la massima autorità sanitaria indiana.

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La comitiva di turisti lodigiani in isolamento

La comitiva di turisti era partita per l’India il 20 febbraio. Il giorno dopo hanno iniziato a diffondersi le prime notizie di contagio in Italia, proprio nelle zone di provenienza dei turisti. I primi sintomi li ha avvertiti il 28 febbraio un uomo del gruppo. Immediatamente ricoverato per una tosse sospetta in una clinica privata, al test è risultato negativo. Ma poco dopo il test è stato ripetuto e ha dato esito positivo. L’uomo e la moglie sono quindi stati trasportati a Jaipur e sono stati ricoverati in isolamento in un ospedale militare.

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Da ieri anche il gruppo dei 21 turisti lodigiani, di cui 15 positivi al Coronavirus, si trova in quarantena presso una struttura militare alle porte di New Delhi, a Chhawla. La situazione sembra complessa, ma per adesso pare tutto sotto controllo. Al momento i casi totali riscontrati in India  sono 28, 25 sono stati scoperti solo oggi. I primi tre pazienti positivi al Coronavirus sono del tutto guariti.

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Il contagio si diffonde nel mondo

Il contagio si diffonde rapidamente in tutto il mondo. I casi accertati sono circa 93mila e le vittime poco più di 3mila. La protezione civile ha affermato che in Italia i casi di contagio da Coronavirus sono 2263, i guariti 160 e i deceduti 79.

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La regione più colpita dall’epidemia è la Lombardia, con più di 1500 casi e 170 pazienti in terapia intensiva. Oggi l’Esercito ha inviato in supporto agli ospedali lodigiani due anestesisti, un cardiologo e quattro infermieri professionisti occupati nel Centro Ospedaliero dell’Esercito di Milano.