Coronavirus, casi in Cisgiordania: stop ai turisti a Betlemme

Quattro casi sospetti di contagio sono stati scoperti in un albergo di Betlemme. Da qui la decisione di vietare l’ingresso ai visitatori, anche nella località di Gerico.

Continua a dilagare in maniera inarrestabile la diffusione del Coronavirus in giro per il mondo. In principio fu la Cina a far paura al mondo intero, con migliaia di casi che sono diminuiti in maniera drastica negli ultimi giorni. Dopodichè è stata la volta dell’Italia, Paese che sta ora lottando per ridurre al minimo i casi di contagio giorno dopo giorno. Ma il Covid-19 sta diventando ormai un problema su scala mondiale, visto che aumentano a vista d’occhio le nazioni che rendono noti nuovi casi di contagio, reali o sospetti.

Il nuovo caso riguarda la Cisgiordania, che tra le altre cose riveste un ruolo fondamentale anche in chiave turistica. Da questo territorio sono arrivate notizie poco edificanti sul fronte del Coronavirus. Qui, infatti, sono stati riscontrati quattro casi sospetti di contagio del virus. La scoperta è avvenuta in un albergo di Betlemme, località che continua a essere al centro di numerose visite da parte di turisti e di cattolici in pellegrinaggio in uno dei luoghi centrali della Natività di Gesù Cristo.

Da qui, il Governo della Palestina ha dovuto correre ai ripari per fronteggiare questi nuovi casi di contagio, che sono anche i primi per questa nazione. Il ministero della Sanità ha preso atto della sospetta positività dei quattro soggetti che soggiornano a Betlemme. Da qui è arrivato il divieto di ingresso ai visitatori e ai turisti – anche quelli che entrano ed escono in giornata – dai territori che potrebbero presentare rischio di contagio. Non si tratta dunque della sola Betlemme, ma anche della limitrofa località di Gerico, anch’essa al centro di diverse visite guidate.

Così, oltre al divieto di visita giornaliera è emerso anche l’annullamento di ogni prenotazione presso gli alberghi delle località di Betlemme e Gerico. È stata ordinata anche la chiusura immediata delle scuole per le prossime due settimane, sia nel governorato di Betlemme e Gerico, che nelle città a nord del Mar Morto. Con essi chiuderanno fino al prossimo 19 marzo anche tutti gli uffici pubblici, che vedono un grande afflusso di persone di giorno in giorno.