Caso hotel Rigopiano, archiviazione per i tre carabinieri forestali

Caso Rigopiano: il Gip di Pescara Elio Bongrazio ha archiviato le denunce presentate dall’allora capo della Squadra Mobile di Pescara Pierfrancesco Muriana nei confronti di tre carabinieri forestali per la vicenda accaduta nel gennaio 2017 

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Archiviazione per i tre forestali sul caso Rigopiano

Il Gip di Pescara Elio Bongrazio ha archiviato le denunce presentate sul caso Rigopiano dall’allora capo della Squadra Mobile di Pescara Pierfrancesco Muriana nei confronti di tre carabinieri forestali. Era stato ipotizzato falso ideologico e materiale da parte degli investigatori sulla tragedia. Nel mirino finirono alcune telefonate verso la Prefettura di Pescara da parte di una delle vittime la mattina del 18 gennaio 2017.

Nel dispositivo di quattro pagine – si legge – il giudice spiega che per il falso materiale “non esistono elementi per sostenere l’accusa”. Al contempo “non vi è elemento alcuno che possa corroborare l’ipotesi dolosa delineata dal denunciante“. Le perizie informatiche hanno quindi smentito le accuse di Muriana nei confronti del tenente colonnello Annamaria Angelozzi, il maresciallo Carmen Marinacci e l’appuntato Michele Brunozzi. Respinta l’ipotesi di manomissione o falso nella trasmissione di documenti informatici, reati per i quali non sono state raccolte prove.

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Accolte le richieste di archiviazione

Accolta la richiesta di archiviazione

Il Gip Bongrazio ha accolto quindi la richiesta di archiviazione dei pm Rita Mantini e Salvatore Campochiaro. Nel loro documento avevano sottolineato come “appare evidente che le ricostruzioni accusatorie palesate dal denunciante dr Muriana in ordine sia alla non tempestiva trasmissione degli atti in accertamento, ovvero della loro incompleta trasmissione, siano frutto di una personalissima e sindacabile ricostruzione. Questa è peraltro infarcita di plurime e non rilevanti valutazioni allusive, che appaiono, alla luce delle concludenti risultanze procedimentali, anche di valenza inspiegabilmente denigratoria in danno degli indagati. Essa in sintesi non ha trovato alcun riscontro oggettivo in esito agli elementi istruttoria acquisiti nel corso della presente attività di indagine”.

Nel dispositivo di archiviazione, poi, il giudice Bongrazio ha aggiunto. “E’ già all’attenzione dell’Autorità inquirente l’operato del personale della Squadra Mobile di Pescara inerente la delega impartita il 23/1/2017 avendo il Brunozzi in data 18/12/2019 presentato un esposto in merito ad eventuali omissioni del personale medesimo”. Il Gip quindi chiarisce che sulla vicenda risulta aperto un altro fascicolo di inchiesta e che ci sono altri indagati. Sui nomi c’è il massimo riserbo.

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